NAPOLEONE,

Per la grazia di Dio e per le Costituzioni,

=Imperatore de' Francesi, Re d'Italia,=PROTETTORE DELLA CONFEDERAZIONE DEL RENOE MEDIATORE DELLA CONFEDERAZIONE SVIZZERA,

Vista la deliberazione del senato, in data del dì 2 marzo 1810, sul progetto di statuto statogli presentato il dì 27 febbrajo e discusso in conformità degli articoli 10 e 11 del sesto statuto costituzionale,

Abbiamo decretato e decretiamo:

Estratto dei registri del senato consulente del giorno 2 marzo 1810.

Il senato, riunito nel numero dei membri prescritto dall'articolo 29 del sesto statuto costituzionale,

Visto il progetto dello statuto, e inteso sui motivi del medesimo gli oratori del governo, ed il rapporto della commissione speciale nominata nella seduta del 27 febbrajo prossimo passato;

Essendo stata deliberata l'adozione col numero dei voti prescritto dall'articolo 11 del sesto statuto, decreta quanto segue:

Art. 1. L'appannaggio del principe Eugenio Napoleone, nostro amatissimo figlio adottivo, sarà formato di tanti beni demaniali, quanti in ragione del cinque per cento diano una annua rendita di un milione di lire italiane.

Apparterrà pure all'appannaggio laVilla Bonaparte.

2. Il predetto appannaggio, sia riguardo alle persone che vi hanno interesse, sia riguardo ai beni che lo compongono, sarà regolato in tutto e per tutto a norma delle disposizioni portate dal titolo IV dello statuto del 26 febbrajo p. p.

3. Il presente statuto sarà trasmesso con messaggio al re.

IL PRESIDENTE E I SEGRETARJ,Firmat.=Conte PARADISI=,Presidente.Firmat. =Mengotti, Lamberti=,Segretarj.

Veduto e sigillato,Pel Cancelliere del Senato assente,Firmat. =Mengotti.=

Comandiamo ed ordiniamo che il presente statuto, munito dei sigilli dello stato, sia registrato dal senato, pubblicato ed inserito nel bollettino delle leggi, ed inoltre comunicato ai collegi elettorali del nostro regno, e diretto ai tribunali ed alle autorità amministrative, perchè lo trascrivano nei loro registri, l'osservino e facciano osservare; e il segretario di stato del nostro regno è incaricato d'invigilare sull'esecuzione.

Dato dal nostro palazzo imperiale delle Tuileries questo dì 15 marzo 1810.

Visto da Noi Cancelliere Guardasigilli della Corona=Il Duca di LODI.=

Per l'Imperatore e Re,Il Ministro Segretario di Stato, A. ALDINI.

Abbiamo indicato ilcorsivoe il =Maiuscoletto=.

I seguenti refusi sono stati corretti:

Essi sono, a tititolo della loro carica, decreta, e Noi ordinianiamo quanto segue: 1.º De' principi della famiglia reale, i i quali 18. E creata nel seno del senato una commissione 96. Una dopla di questa dichiarazione sarà deposta


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