Chapter 10

dall’interno, dietro l’uscio a sinistra:

dall’interno, dietro l’uscio a sinistra:

Babbo, apri? Sei venuto?

Leonardo.

La bambina!

Elena

balza, apre l’uscio; si toglie tra le braccia la bambina.

balza, apre l’uscio; si toglie tra le braccia la bambina.

Figlia mia! figlia mia! figlia mia! Ma che.... ma che.... come potrei darvela?

Dina

volgendosi al padre, tendendogli le braccia:

volgendosi al padre, tendendogli le braccia:

Babbo.... babbo....

Elena.

Vuoi andare col babbo tu?

Dina.

Sì.... babbo....

Elena.

Per sempre col babbo?

Leonardo.

Elena!

Elena

posando a terra la bambina e chinandosi su lei, senza lasciarla:

posando a terra la bambina e chinandosi su lei, senza lasciarla:

Senza la mamma? No, no, è vero? Dinuccia mia non può stare senza la mamma....

Leonardo.

Ma su, alzati.... Vedi? la fai piangere....

Elena.

È vero?

Dina.

Babbo, e la campagna?

Leonardo.

Ah, la campagna, sì....

Prende dal tavolino l’involto.

Prende dal tavolino l’involto.

Eccola qua, vedi? te l’ho portata.... Una bella, bella campagna....

Dina

fremendo:

fremendo:

Sì.... sì.... a me! a me!

Leonardo.

Aspetta.... vieni, vieni qua...

Svolge l’involto.

Svolge l’involto.

Con tante tante pecorelle.... tanti alberetti....

Siede; si prende Dina tra le gambe; apre la scatola.

Siede; si prende Dina tra le gambe; apre la scatola.

Adesso ti fo vedere.... ecco....

Dina

battendo le mani, convulsa:

battendo le mani, convulsa:

Sì.... sì.... uh, quantememmelle!

Leonardo.

Dieci! venti! E c’è anche l’erba.... vedi? vedi quanta?

Dina.

Sì.... sì....

Leonardo.

E adesso la stenderemo qua.... qua, ecco, dentro il coperchio, eh? e vi faremo reggere in piedi tutte questememmelleche si mangiano l’erba... Eh, vuoi?

Dina.

Sì, sì.... E il pastore?

Leonardo.

Eccolo qua, il pastore.... Vedi? col turbante....

Dina

delusa:

delusa:

Uh, senza gambe?

Leonardo.

Ma ha la tunica, vedi? Le gambe non si vedono. È un pastore vecchio, che sente il freddo.... e sta tutto coperto con questa tunica....

Dina.

Brutto.... Io lo volevo con le gambe, papà....

Leonardo.

Con le gambe.... già.... Ma vedi, ha il bastone....

Dina.

Caccia lememmelle?

Elena

che sta seduta discosta, tutta aggruppata, con un gomito sul ginocchio e il pugno sotto il mento, gli occhi assorti, aguzzi nel vuoto:

che sta seduta discosta, tutta aggruppata, con un gomito sul ginocchio e il pugno sotto il mento, gli occhi assorti, aguzzi nel vuoto:

Diceva del nome, sai?

Dina.

Con questo bastone le caccia?

Leonardo

cupo, a Elena:

cupo, a Elena:

Che nome?

Dina.

Papà, come le caccia?

Elena.

Che tu potresti darle il tuo nome....

Dina.

L’ha su la spalla il bastone! Come fa a cacciare lememmelle?

Leonardo.

Ecco, cara, vedi? col bastone....

Elena.

Lei acconsentirebbe....

Dina.

E dove lo metti, papà?

Leonardo.

Ah.... Dove vuoi che lo metta?

Dina.

Qua, qua dietro lememmelle.... Uh, cascano,papà.... Questo è il cane?... Oh.... il cane.... guarda, papà....

Leonardo.

Sì, sì, il cane.... Aspetta, ce ne dev’essere un altro.... Eccolo qua!

Dina.

Bello, sì.... Due! due!

Elena.

Ma, come? per adozione, è vero?

Leonardo.

Non tormentarmi, Elena! Basta, ti ho detto!

Dina

sgomenta:

sgomenta:

Non me la vuoi fare la campagna, papà?

Leonardo.

Ma sì che te la voglio fare, come no? se stiamo qua a farla.... Una campagna ti farò.... bella.... da starci dentro, da andarci a spasso e non pensare più a niente, a niente. Ecco, con questi alberetti, vedi?

Dina.

Oh, gli alberetti! E la casina.... uh, due! due casine!...

Leonardo.

Slamo ricchi, vedi? Due casine.... E tutti questi alberetti.... e tantememmelle.... due cani.... il pastore....

Dina

battendo le mani:

battendo le mani:

Siamo ricchi! siamo ricchi!

Elena

ferita dall’allusione, scoppiando a piangere:

ferita dall’allusione, scoppiando a piangere:

Ricca.... sì, ricca.... sarebbe ricca.... Ma io?... ma io?...

Leonardo.

Che cos’è? Piangi? Io scherzo qua con la bambina....

Elena.

Per avvelenarmi....

Leonardo.

Io?.... Io ho detto così.... per ischerzo, per rispondere a Dina....

Elena.

L’ha dettoleiche sarebbe ricca.... e certo.... con che altri giocattoli.... ricchi! ricchi! figuriamoci! la faresti giocare tu, allora....

S’appressa alla bambina.

S’appressa alla bambina.

Non più con queste bruttememmellequa, Didì, non con questo pastore vecchio senza gambe.... Li avresti d’oro, Didì.... ma non avresti più la mamma.... la mamma tua....

Leonardo.

Vuoi finirla? Son discorsi codesti da fare alla bambina? Io sto scherzando.... Vieni qua, Dina.

Si prende la bambina.

Si prende la bambina.

Vieni qua; la mamma è cattiva. Noi vogliamo fare la campagna, qua, siedi.... La stenderemo qua sul tavolino.... Vuoi stare in piedi su la seggiola?Ecco, così.... Qua sul tavolino.... l’erba.... le due casine.... un cane lo mettiamo qui di guardia, vuoi?...

Dina.

Sì.... sì.... che abbaja....

Elena.

Vuol essere questo, lo so, d’ora in poi, il vostro disegno.... Farmi sentire questo peso.... stancarmi.... schiacciarmi....

Leonardo

a Dina.

a Dina.

Ecco, vedi.... qua lememmelle, in fila, quattro dietro, tre avanti, poi altre due, e una avanti a tutte, che apre la marcia.... no, aspetta: il cane.... l’altro cane avanti a tutte.... così? eh? il cane apre la marcia....

Dina.

Col pastore!

Leonardo.

No, il pastore dietro... Così....

Dina.

E gli alberetti ora!

Leonardo.

Ora metteremo anche gli alberetti....

Elena.

Oppure quell’altro disegno.... Era perfetto! L’ariadi sacrificarsi.... di rinunziare a tutto.... Stavo ancora a sentire che cosa volesse.... Non voleva niente, e voleva tutto!

Leonardo

a Dina:

a Dina:

Ecco fatto.... vedi? Tutto a posto ora....

Poi a Elena, calmo, piano, volgendosi appena:

Poi a Elena, calmo, piano, volgendosi appena:

E chi voleva tutto, che ha avuto poi? Come se n’è andata, chi voleva tutto?

Elena.

Ma perchè non te ne vai tu con lei? Io voglio che tu te ne vada! Te l’ho detto, te n’ho supplicato! Non posso vederti qua! Non lo capisci? Non voglio! Vattene! Vattene!

Leonardo

fosco, balzando in piedi:

fosco, balzando in piedi:

Ah, perdio! Ancora?

Con scatto fulmineo, abbrancando la bambina:

Con scatto fulmineo, abbrancando la bambina:

Mi dài Dina?

Elena

accorrendo per afferrarsi alla bambina:

accorrendo per afferrarsi alla bambina:

No! Che dici? No! no!

Leonardo.

E allora, smèttila, scòstati, e non arrischiarti di dirmi un’altra volta: vàttene! Vàttene vuol dire darmi la bambina!

Elena.

Mai! Mai!

Leonardo.

E allora zitta! Io sto qua.

Pausa.

Pausa.

Elena

sordamente:

sordamente:

Così volete arrivarci....

Leonardo.

Sono arrivato da un pezzo io, cara mia! E non ho più dove arrivare.... Tu cominci a disperarti soltanto ora....

Elena

con impeto di rabbia:

con impeto di rabbia:

Ma come posso darvela? Come posso darvela? Non posso!

Leonardo.

L’hai detto centomila volte! L’abbiamo inteso. Va bene. Restiamo così.

Elena.

Ah, così no! così no! Non è possibile! Questa è una disperazione!

Leonardo.

Ma la dài tu a me, la disperazione! Se l’ho cacciata via! Che vorresti di più? Qua c’è Dina ora, per me e per te. Basta.

Elena.

Per me non c’è altri che Dina, ma per te c’è lei, che t’aspetta....

Leonardo

con sdegno:

con sdegno:

M’aspetta?

Elena.

Sì, sperando ch’io mi stanchi di vederti qua.... di soffrire la tua presenza.... e che un giorno.... — no, ch’io te la dia, no!... — ma con la scusa di mandarla a spasso con te, qualche mattina, te la lasci portar via.... No, sai? Non la farò più uscire con te!... Non lo sperare....

Leonardo.

E va bene! Vuol dire che resteremo qua in prigione, Didì, senti? io e te, sempre.... ti piace, eh?

L’abbraccia e si dondola con lei, scandendo le parole e quasi cantando:

L’abbraccia e si dondola con lei, scandendo le parole e quasi cantando:

In prigione.... in prigione.... in prigione con papà....

Elena

risoluta, al colmo della disperazione:

risoluta, al colmo della disperazione:

Senti: io ora non posso; ma se tu te ne vai, ti prometto, ti giuro, che io stessa....

Leonardo

interrompendo:

interrompendo:

No, cara, no. Niente promesse....

Elena

seguitando:

seguitando:

Ti giuro! appena ne avrò la forza, vedi?.... appenami sarò convinta che veramente faccio il suo bene.... te la porterò io stessa.... io con le mie mani....

Leonardo.

Ma se già ne sei convinta!

Elena.

No! ora no! ora non posso! Ora tu vattene.... vattene per carità.... Appena potrò, te lo giuro!

Leonardo.

Ora o non più, Elena! Dammela.

Prende la bambina.

Prende la bambina.

È meglio per lei

Elena.

Ora no! ora non posso! Giù.... lasciala!

Leonardo.

Non potrai più! Non potrai mai!

Elena.

È vero!... è vero!

Mostrandogli la bambina.

Mostrandogli la bambina.

Ma come dunque, così?

Leonardo.

Così.... che importa? così....

Elena

contendendogliela:

contendendogliela:

No.... così no.... aspetta!... aspetta.... un cappellino....il cappellino, il cappellino almeno.... Voglio che sia bella.... aspetta.... aspetta....

Corre alla stanza a sinistra. Leonardo resta un momento, guarda obliquo, perplesso; poi, addietrando con la bambina in braccio, sparisce per l’uscio in fondo. Elena rientra col cappellino di Dinuccia in mano; vede la stanza vuota: non grida; comprende; poi corre alla finestra e vi si trattiene a lungo a guardare, a guardare; alla fine se ne ritrae muta, come insensata; mira con gli occhi attoniti, vani, la campagna della bimba stesa sul tavolino; siede presso il tavolino; s’accorge d’avere in mano il cappellino della bimba, lo contempla e rompe in singhiozzi disperati.

Corre alla stanza a sinistra. Leonardo resta un momento, guarda obliquo, perplesso; poi, addietrando con la bambina in braccio, sparisce per l’uscio in fondo. Elena rientra col cappellino di Dinuccia in mano; vede la stanza vuota: non grida; comprende; poi corre alla finestra e vi si trattiene a lungo a guardare, a guardare; alla fine se ne ritrae muta, come insensata; mira con gli occhi attoniti, vani, la campagna della bimba stesa sul tavolino; siede presso il tavolino; s’accorge d’avere in mano il cappellino della bimba, lo contempla e rompe in singhiozzi disperati.

TELA.

Opere di Luigi Pirandello(Edizioni Treves).Erma bifronte, novelleL. 7 —La vita nuda, novelle7 —Terzetti, novelle. Con coperta a colori7 —La trappola, novelle7 —E domani, lunedì...., novelle7 —Il turno; Lontano, novelle7 —L’Esclusa, romanzo7 —Il fu Mattia Pascal, romanzo. Nuova ediz. riveduta7 —I vecchi e i giovani, romanzo. 2 volumi7 —Si gira...., romanzo7 —Tu ridi, novelle7 —Un cavallo nella luna, novelle5 —Quand’ero matto, novelle5 —Bianche e Nere, novelle3 —Maschere nude, commedie — I7 —Pensaci, Giacomino! — Così è (se vi pare). — Il piacere dell’onestà.Maschere nude, commedie — II7 —Il giuoco delle parti. — Ma non è una cosa seria.Maschere nude, commedie — III7 —Lumìe di Sicilia. — La patente. — Il berretto a sonagli.Maschere nude. — IV7 —L’innesto. — La ragione degli altri (Se non così).

Opere di Luigi Pirandello

(Edizioni Treves).

Nota del TrascrittoreOrtografia e punteggiatura originali sono state mantenute, correggendo senza annotazione minimi errori tipografici.Copertina creata dal trascrittore e posta nel pubblico dominio.

Nota del Trascrittore

Ortografia e punteggiatura originali sono state mantenute, correggendo senza annotazione minimi errori tipografici.

Copertina creata dal trascrittore e posta nel pubblico dominio.


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