Al lentarsi di quella mano robusta, le discordie ripullularono ad agitare per diciott'anni l'impero, disputato fra varj. Massimino Daza cesare, nipote di Galerio, rozzo di parole e d'atti, governò l'Egitto e laSiria; Severo, l'Italia e l'Africa; e Galerio, valoroso ma scaltrito e arrogante, dominando su queste sue creature e sul malaticcio Costanzo, confidava restare unico signor dell'impero, e trasmetterlo alla sua famiglia.
Costanzo amministrò la Gallia, la Spagna e la Bretagna con generosa e modesta dolcezza, dicendo voler piuttosto ricchi i sudditi che lo Stato. Narrano che, avendo Diocleziano mandato a querelarlo perchè non avesse denaro in cassa, Costanzo pregò i deputati tornassero fra pochi giorni per la risposta. In questo mezzo informò i primarj delle sue provincie, accadergli bisogno di denaro; ed essi a gara gliene recarono. Mostrando allora quei tesori ai legati, li pregò a riferire a Diocleziano com'egli fosse il meglio provvisto de' quattro dominatori, se non che lasciava quelle dovizie in deposito presso il popolo, considerando l'amor di questo come il più pingue e sicuro erario del principe. Partiti i messi, rinviò il denaro a di cui era(303). Quando infieriva la persecuzione mossa da Diocleziano contro i Cristiani, egli diè loro ricetto, che perciò il lodarono a cielo, come fuor misura aveano denigrato Diocleziano.
Da Elena, donna oscura, egli avea generato Costantino; e per riguardo, o per timore della nuova regal moglie, l'avea mandato alla corte di Diocleziano. Questi lo fece educare, allettato dalle rare qualità del giovinetto, che bello di sua persona, generoso, affabile, temperava il giovanile ardore con virile prudenza, e facevasi amare al popolo ed ai soldati. Galerio ingelosito indusse Diocleziano a scegliere altri cesari, con vivo dispiacere del campo; poi fatto augusto, tenne sempre d'occhio Costantino, e l'avrebbe morto se non avesse temuto l'esercito a lui favorevole, o non gli fossero usciti a vuoto i tradimenti. Quando il padre lo ridomandò, esso gli frappose indugi, finchè il giovane fuggì,e raggiunto il padre, mosse con lui felicemente contro i Pitti e i Caledonj delle isole Britanniche.