DCCCXXXVIIIAnno diCristoDCCCXXXVIII. Indiz.I.GregorioIV papa 12.Lodovico Pioimperadore 25.Lottarioimperadore e re di Italia 19 e 16.A chiunque era del partito delprincipe Carlore della Neustria, ma più degli altri all'imperadrice Giudittasua madre[Nithardus, Hist. lib. 1.], stava continuamente sugli occhi la cadente sanità dell'Augusto consorte, e per conseguente l'apprensione di fiere rivoluzioni dopo la morte di lui, per le quali si vedeva esposta a troppi pericoli la porzion degli stati assegnati ad esso Carlo dal padre. Temevano tutti dei due fratelliPippinoeLodovicotroppo ingordi, e troppo confinanti coi loro regni a quello di Carlo. Concorsero dunque tutti in un parere: cioè, che era il meglio di guadagnare l'AugustoLottario, se pure egli voleva dar mano ad un trattato, e di formare una lega fra Carlo e lui, bastando ciò per tenere tutti gli altri in briglia. A tal fine spedirono dei messi a Lottario, con rappresentargli che l'avrebbono rimesso in grazia dell'imperador suo padre, ed inoltre Carlo avrebbe partito con lui l'imperio, a riserva della Baviera. Assaporata questa proposizione da Lottario, gli parve assai dolce; nè perdè tempo a mettersi in viaggio alla volta di Vormazia, dove era l'imperador suo padre[Astronomus, in Vita Ludovici Pii.]. Giunto colà si gittò ai suoi piedi in presenza di tutti, con chiedere perdono del passato: fu accolto con tutto amore, trattati i suoi domestici con lautezza, e in somma ottenne la buona grazia del genitore, con patto di nulla operare in avvenire contro la volontà paterna, nè contro il fratello Carlo. Nel dì seguente il buon imperadore, per mantenere la parola data dai suoi ministri, esibì al figliuolo la licenza di dividere i regni, con dirgli che facendo egli le parti, Carlo eleggerebbe, o purefacendole i ministri di Carlo, potrebbe Lottario eleggere. Per tre di questi dì andò Lottario ruminando l'affare, e in fine mandò a pregare il padre che si compiacesse di far egli la divisione, con riserbare a sè stesso di prendere la parte che maggiormente gli fosse a grado. La fece in fatti l'imperador Lodovico, senza toccar la Baviera; e Lottario si elesse l'una delle parti cominciando dalla Mosa, e gliene fu dato il possesso. A Carlo restò l'occidentale, cioè la Neustria; e in questa maniera seguì buona unione fra essi fratelli. A riserva di Lodovico re di Baviera, che si alterò forte all'udir questa unione, i popoli ne mostrarono un sommo giubilo. Poscia Lottario, dopo aver ricevuto dal padre molti regali e la benedizione paterna, lieto se ne tornò in Italia. Così Nitardo e l'autore della vita di Lodovico Pio. Ma gli Annali bertiniani[Annales Franc. Bertiniani.]imbrogliano qui la storia con riferir questo fatto all'anno seguente. Siam nondimeno tenuti a quell'autore, perchè specifica le parti toccate in quella divisione ai suddetti due fratelli. Lottario, oltre all'Italia, che già era in sua mano, comprendeva la Provenza di qua dal Rodano sino al contado di Lione, e stendendosi pel corso della Mosa fino al mare, abbracciava la valle d'Aosta, i Vallesi, gli Svizzeri, i Grigioni, l'Alsazia, l'Alamagna, ossia la Svevia, l'Austrasia, la Sassonia, l'Olanda, la Frisia ed altri ampii paesi. Ma sì vasto dominio non ebbe effetto col tempo. Io non so bene se appartenga all'anno presente ciò che hanno i suddetti Annali bertiniani, con dire che sul principio della quaresima si fece un abboccamento alle Chiuse d'Italia tra i due fratelliLottarioAugusto eLodovicore di Baviera; il che diede gran gelosia all'imperadore loro padre. Chiamato perciò Lodovico a Nimega, seguì fra loro qualche altercazion di parole, e finalmente fu costretto il figliuolo a restituire al padre tutto quello che egli aveva usurpato, cioè l'Alsazia, la Sassonia, la Turingia, l'Austrasia el'Alamagna: e però potè nell'anno presente l'imperador Lodovico assegnare queste contrade al figliuolo Lottario. Ma non si vede il motivo per cui da sole parole s'inducesse il figliuolo di Lodovico a far quella cessione, e qui v'ha delle tenebre. Ora, dacchè fu stabilita la concordia d'esso Lottario col padre e con Carlo suo fratello (se pure non fu prima, essendo ancor qui confusa la storia) eccoti giugnere la nuova chePippino re di Aquitania, altro lor fratello, era stato da immatura morte rapito. Perchè nell'aggiustamento poco fa descritto si truova assegnata al re Carlo l'Aquitania, par molto probabile che questo seguisse dappoichè s'intese la morte di esso Pippino. Non ostante poi che tra Lodovico Pio e il figliuolo Lottario fosse stabilita la riconciliazione suddetta, pure sembra cheBonifazio IIconte di Lucca e marchese della Toscana non ricuperasse peranche il governo di quella provincia e città ; perciocchè da una carta di quest'anno, accennata dal Fiorentino[Fiorentini, Memor. di Matilde, lib. 3.], si raccoglie chenell'anno XXV di Lodovico, nel XVI di Lottario imperadori, nell'indizione prima, cioè nell'anno presente, fu fatto in Lucca un atto giudicatorio in favore della chiesa di s. Fredianoper Aghanum comitem ipsius civitatis, et Christianum venerabilem diaconum missos domini Lotharii. L'essere questoAganostato conte ossia governatore di Lucca nell'anno presente, e il trovarsi egli quivi parimente nell'anno 840, esercitante giurisdizione insieme conRodingo vescovoeMaurino conte, messi imperiali, come consta da un altro documento lucchese, serve a noi d'indizio cheBonifazio II, dianzi conte di Lucca, e probabilmente ancora della Toscana, seguitasse ad essere privo della grazia di Lottario e del suo governo, se pur egli non era già mancato di vita.
A chiunque era del partito delprincipe Carlore della Neustria, ma più degli altri all'imperadrice Giudittasua madre[Nithardus, Hist. lib. 1.], stava continuamente sugli occhi la cadente sanità dell'Augusto consorte, e per conseguente l'apprensione di fiere rivoluzioni dopo la morte di lui, per le quali si vedeva esposta a troppi pericoli la porzion degli stati assegnati ad esso Carlo dal padre. Temevano tutti dei due fratelliPippinoeLodovicotroppo ingordi, e troppo confinanti coi loro regni a quello di Carlo. Concorsero dunque tutti in un parere: cioè, che era il meglio di guadagnare l'AugustoLottario, se pure egli voleva dar mano ad un trattato, e di formare una lega fra Carlo e lui, bastando ciò per tenere tutti gli altri in briglia. A tal fine spedirono dei messi a Lottario, con rappresentargli che l'avrebbono rimesso in grazia dell'imperador suo padre, ed inoltre Carlo avrebbe partito con lui l'imperio, a riserva della Baviera. Assaporata questa proposizione da Lottario, gli parve assai dolce; nè perdè tempo a mettersi in viaggio alla volta di Vormazia, dove era l'imperador suo padre[Astronomus, in Vita Ludovici Pii.]. Giunto colà si gittò ai suoi piedi in presenza di tutti, con chiedere perdono del passato: fu accolto con tutto amore, trattati i suoi domestici con lautezza, e in somma ottenne la buona grazia del genitore, con patto di nulla operare in avvenire contro la volontà paterna, nè contro il fratello Carlo. Nel dì seguente il buon imperadore, per mantenere la parola data dai suoi ministri, esibì al figliuolo la licenza di dividere i regni, con dirgli che facendo egli le parti, Carlo eleggerebbe, o purefacendole i ministri di Carlo, potrebbe Lottario eleggere. Per tre di questi dì andò Lottario ruminando l'affare, e in fine mandò a pregare il padre che si compiacesse di far egli la divisione, con riserbare a sè stesso di prendere la parte che maggiormente gli fosse a grado. La fece in fatti l'imperador Lodovico, senza toccar la Baviera; e Lottario si elesse l'una delle parti cominciando dalla Mosa, e gliene fu dato il possesso. A Carlo restò l'occidentale, cioè la Neustria; e in questa maniera seguì buona unione fra essi fratelli. A riserva di Lodovico re di Baviera, che si alterò forte all'udir questa unione, i popoli ne mostrarono un sommo giubilo. Poscia Lottario, dopo aver ricevuto dal padre molti regali e la benedizione paterna, lieto se ne tornò in Italia. Così Nitardo e l'autore della vita di Lodovico Pio. Ma gli Annali bertiniani[Annales Franc. Bertiniani.]imbrogliano qui la storia con riferir questo fatto all'anno seguente. Siam nondimeno tenuti a quell'autore, perchè specifica le parti toccate in quella divisione ai suddetti due fratelli. Lottario, oltre all'Italia, che già era in sua mano, comprendeva la Provenza di qua dal Rodano sino al contado di Lione, e stendendosi pel corso della Mosa fino al mare, abbracciava la valle d'Aosta, i Vallesi, gli Svizzeri, i Grigioni, l'Alsazia, l'Alamagna, ossia la Svevia, l'Austrasia, la Sassonia, l'Olanda, la Frisia ed altri ampii paesi. Ma sì vasto dominio non ebbe effetto col tempo. Io non so bene se appartenga all'anno presente ciò che hanno i suddetti Annali bertiniani, con dire che sul principio della quaresima si fece un abboccamento alle Chiuse d'Italia tra i due fratelliLottarioAugusto eLodovicore di Baviera; il che diede gran gelosia all'imperadore loro padre. Chiamato perciò Lodovico a Nimega, seguì fra loro qualche altercazion di parole, e finalmente fu costretto il figliuolo a restituire al padre tutto quello che egli aveva usurpato, cioè l'Alsazia, la Sassonia, la Turingia, l'Austrasia el'Alamagna: e però potè nell'anno presente l'imperador Lodovico assegnare queste contrade al figliuolo Lottario. Ma non si vede il motivo per cui da sole parole s'inducesse il figliuolo di Lodovico a far quella cessione, e qui v'ha delle tenebre. Ora, dacchè fu stabilita la concordia d'esso Lottario col padre e con Carlo suo fratello (se pure non fu prima, essendo ancor qui confusa la storia) eccoti giugnere la nuova chePippino re di Aquitania, altro lor fratello, era stato da immatura morte rapito. Perchè nell'aggiustamento poco fa descritto si truova assegnata al re Carlo l'Aquitania, par molto probabile che questo seguisse dappoichè s'intese la morte di esso Pippino. Non ostante poi che tra Lodovico Pio e il figliuolo Lottario fosse stabilita la riconciliazione suddetta, pure sembra cheBonifazio IIconte di Lucca e marchese della Toscana non ricuperasse peranche il governo di quella provincia e città ; perciocchè da una carta di quest'anno, accennata dal Fiorentino[Fiorentini, Memor. di Matilde, lib. 3.], si raccoglie chenell'anno XXV di Lodovico, nel XVI di Lottario imperadori, nell'indizione prima, cioè nell'anno presente, fu fatto in Lucca un atto giudicatorio in favore della chiesa di s. Fredianoper Aghanum comitem ipsius civitatis, et Christianum venerabilem diaconum missos domini Lotharii. L'essere questoAganostato conte ossia governatore di Lucca nell'anno presente, e il trovarsi egli quivi parimente nell'anno 840, esercitante giurisdizione insieme conRodingo vescovoeMaurino conte, messi imperiali, come consta da un altro documento lucchese, serve a noi d'indizio cheBonifazio II, dianzi conte di Lucca, e probabilmente ancora della Toscana, seguitasse ad essere privo della grazia di Lottario e del suo governo, se pur egli non era già mancato di vita.