Chapter 4

restando.

restando.

Giacomino? Come, Giacomino?

Lillina.

Ah, come? vuole che non sia contento Giacomino? Più di tutti, professore! Non è stato lui che è venuto a parlarle? che è venuto a pregarla di dire una parolina per me a mio padre?

Toti.

Giacomino? No, figliuola.... Tu sbagli!

Lillina.

Come, sbaglio? Che vuol dire?

Toti

quasi vacillando, facendo sforzi per rimettersi dal colpo ricevuto.

quasi vacillando, facendo sforzi per rimettersi dal colpo ricevuto.

Niente, figliuola....

Si prende la testa tra le mani.

Si prende la testa tra le mani.

Aspetta.... aspetta....

Lillina.

Che è? che ha avuto?

Toti.

Una legnata in testa.... Niente.... Aspetta.... Padre, io, è vero? T'ho detto, che volevo esser considerato da te soltanto come padre, è vero?

Lillina.

Sì.... E come?... Ma mi dica che sbaglio ci può essere?

Toti.

Aspetta.... dunque, padre....

Forte, a sè stesso, con rabbia, come per costringersi a tenersi fermo.

Forte, a sè stesso, con rabbia, come per costringersi a tenersi fermo.

Padre, padre, padre.... Non perdiamo la testa, Agostino!

Squassando il capo come a significare che s'è liberato del primo sentimento.

Squassando il capo come a significare che s'è liberato del primo sentimento.

Basta, è passato! Sono qua, figliuola.... Sappiamociintendere: — Chi è codesto Giacomino che è venuto a parlarmi? Da me non è venuto nessuno.

Lillina.

Come! E allora? Tutta la mia gioia? Professore, ma allora che cosa ha detto lei a mio padre per me?

Toti.

Gli ho detto.... quello che ho detto a te, figliuola: che sono un povero vecchio che non posso e non voglio pretendere niente, ma che potrei levarti da codesto stato, prenderti con me come figlia, e basta.

Lillina.

Me sola?

Toti.

Come sola! Vorresti che mi pigliassi pure, insieme con te, codesto Giacomino che tu dici? Capirai che, per gli occhi del mondo....

Lillina.

Ma se è come figliuola, professore?

Toti.

Come figliuola, certo! Tra me e te. Ma per darti una posizione, tu lo capisci, non posso dirti: vientene con me, così.... Uno stato bisogna che te lo dia...

Lillina.

E non c'è Giacomino?

Toti.

Ci sarà Giacomino, non dico di no! ma lo stato, in faccia alla legge, non potrà dartelo lui; te lo devo dar io!

Lillina.

Professore, io non capisco più niente, allora.... Ma come? Scusi.... Che c'entra tutto questo discorso? Mio padre m'ha detto ch'era contento, se ero contenta io; per quello che lei gli aveva detto per me....

Toti.

Sì, cara. Ma codesto Giacomino, figliuola, sta a venir fuori adesso! Io non ne so nulla; non l'ho mai visto, mai sentito nominare....

Lillina.

Come, professore? Giacomo Delisi!

Toti.

Ah, Giacomino Delisi?... Oh, guarda.... guarda.... guarda.... Bravo giovanotto.... sì, sì, lo conosco. Fu scolaro mio.

Lillina.

Ed è da allora....

Toti.

Che fate all'amore? Un bel pezzo!

Lillina.

Sì! e m'ha detto tante volte, che lei gli vuol bene!

Toti.

T'ha detto anche questo?

Lillina.

Sì! E perciò m'ero immaginata che lei avesse parlato a papà per me.... per me e per lui.... Oh povera me! che allegrezza in sogno! E come faccio ora? come faccio, professore? E allora niente? Sono allo stesso punto di prima? E io che non posso più aspettare.... che non posso più aspettare, professore!

Si nasconde la faccia.

Si nasconde la faccia.

Toti

stupito, turbato.

stupito, turbato.

Perchè?... Come?... Che?... Ah sì?... Eh....

Lillina

Si nasconde la faccia.

Si nasconde la faccia.

Sono perduta.... sono perduta.... non posso più aspettare.... M'ajuti, professore, m'ajuti!

Toti.

E che ajuto posso darti io, povera figliuola?

Lillina.

Parli lei a mio padre; glielo dica.... che conosce Giacomino; che sa che è un buon giovine; che lei farà di tutto per trovargli un posticino, tanto da potermi mantenere.... e alla fine gli faccia comprendere che io non posso più aspettare.... Per carità, professore, per carità!

Toti.

Ma sì, figliuola, io posso anche dirglielo.... Ma ti pare che tuo padre vorrà dare ascolto a me?

Lillina.

Ci provi! Forse le darà ascolto, a lei! È professore qua....

Toti.

Che professore, figliuola! Come professore — l'hai visto — non mi rispetta! E poi, ti sembra che possa credere sul serio che io abbia modo di procurare un posto a Giacomino?

Lillina.

Non importa! Lei glielo dica! Forse di lei si fida!

Toti.

Ma se il posto, per lui, è tutto! Tanto vero, che era contento per me.

Lillina.

Come, per lei?

Toti.

Ma sì, figliuola! Siamo giusti, siete ragazzi e non pensate! Ti vai a mettere con un giovanotto — buono, non dico di no, educato, ma.... senz'arte nè parte, sventato.... Come ti potrà mai mantenere?Non ne ha i mezzi, e credo neanche la voglia. Che mangiate, amore? L'amore mangia, figliuola, non si mangia! Come fate a metter su casa? C'è ora anche un bambino di mezzo.... La faccenda era già complicata, con codesto benedetto Giacomino! ma, tanto, per me, o prima o dopo — meglio prima che dopo! — Ma ora si complica di più! Non basta Giacomino; c'è pure Giacominino! Padre e nonno, tutt'in una volta?

Lillina.

No, no, professore! Ciò che lei pensa non è possibile! Lei ha ragione! non dovevo far mai quello che ho fatto.... Ma non so più io stessa come sia stato.... Ora egli n'è più pentito di me; e non sappiamo nessuno dei due come dobbiamo fare, come uscirne.... Il tempo stringe.... Sono disperata!... Ah, m'ajuti, professore, per carità, ora che lei sa tutto, ora che per un caso mi son trovata a confidarmi con lei, m'ajuti.

Toti.

Ma sì, io sono qua, figliuola mia, tutto per te. Che posso farti? Posso soltanto, di fronte a tuo padre, non tirarmi indietro. Padre e nonno.... Più di questo?

Lillina.

No, professore! Questo non è possibile! Che dice?

Toti.

Per me? se è per me — a pensarci (hai inteso ciò che ho detto al Direttore? dato il principio....) — Forse è meglio così, perchè ora un po' di bene te lo posso fare davvero; e se tu sei contenta, un bene fo io a te; un bene puoi fare tu a me; e possiamo vivere in pace.... anche col bambino, anzi!... Un bambinuccio a cui darò la mano, e con cui andrò a spassino.... Per un vecchio, non c'è meglio compagnia per avviarsi verso la fossa.... Se tu vuoi....

Lillina.

Ma Giacomino? Professore, e Giacomino?

Toti.

Giacomino, figliuola....

Fa un ampio gesto con la mano, come per dire: nascondilo!

Fa un ampio gesto con la mano, come per dire: nascondilo!

che posso dirti? ti posso dir pure con Giacomino?

Lillina.

No! no! Non dico questo! Oh Dio, mi fa avvampar di vergogna, professore!

Toti.

No, che vergogna, figliuola! Perchè? Tu stai a parlare adesso con tuo padre! Mi dici Giacomino; io ti rispondo che Giacomino.... sì, ci sarà, ma io.... io non devo saperlo.... cioè, lo so, ma.... ma dev'essere come se non lo sapessi, ecco!... Amico di casa, antico scolaro.... e posso voler bene anche a lui, come a un figliuolo, perchè no?

Lillina.

Ma lui, professore, lui? le sembra possibile che dica di sì? Questo può essere per me, per salvare me, sì; e io gliene sono grata; ma non può essere per lui, lei lo comprende: non è possibile! No, no. L'ajuto che lei deve darci è quello che io le ho detto: di parlare a mio padre, di persuaderlo ora stesso, che non c'è tempo da perdere. Un posticino egli lo troverà, di certo: lo sta cercando e lo troverà; e intanto ci facciano sposare! Ecco, questo. Mi faccia questa carità, professore! Io ora entro qua,

Indica il Gabinetto di Storia naturale

Indica il Gabinetto di Storia naturale

con la scusa della pulizia. Perchè deve venir lui...

Toti.

Giacomino? Qua?

Lillina.

Sì, viene quasi ogni giorno, a quest'ora. Credevo che oggi non sarebbe venuto perchè aveva parlato con lei, e invece.... Ah, com'ero contenta! credevo d'essermi levato questo peso, questo peso che mi schiaccia!... Vada, vada a parlare a papà, professore.... Io sono qua.... Ma per carità non gli faccia capire.... Se dice di sì, va bene.... ma se no.... per carità! E grazie, grazie, professore.... mi compatisca....

Lillina entra nel Gabinetto di Storia naturale e richiude l'uscio. Il professor Toti resta come stordito a considerare l'incarico che Lillina gli ha dato e fa una lunga scena muta significando per cenni espressivi la sfiducia di riuscire, la sua disillusione, poi come sarebbe stato bello per lui avere un bamboccetto, piccolo così, da portarsi per mano: se lo vede lì davanti, gli fa tanti attucci, ma poi pensa che c'è di mezzo questo benedetto Giacomino — troppi, a cui dovrebbe pensare il governo: lui, uno; la moglie, due; Giacomino, tre; il bambino, quattro.... eh, troppi! troppi! — e si gratta la testa. — Guarda verso l'uscio del Gabinetto di Storia naturale; pensa che Lillina e Giacomino forse sono di là, insieme, e di nuovo considera la difficoltà dell'incarico; tentenna il capo e scuote le mani con le dita raccolte per le punte, come a dire: “Che posso farciio?„In quest'atto lo sorprende Cinquemani, che ritorna cauto dal corridojo a sinistra.

Lillina entra nel Gabinetto di Storia naturale e richiude l'uscio. Il professor Toti resta come stordito a considerare l'incarico che Lillina gli ha dato e fa una lunga scena muta significando per cenni espressivi la sfiducia di riuscire, la sua disillusione, poi come sarebbe stato bello per lui avere un bamboccetto, piccolo così, da portarsi per mano: se lo vede lì davanti, gli fa tanti attucci, ma poi pensa che c'è di mezzo questo benedetto Giacomino — troppi, a cui dovrebbe pensare il governo: lui, uno; la moglie, due; Giacomino, tre; il bambino, quattro.... eh, troppi! troppi! — e si gratta la testa. — Guarda verso l'uscio del Gabinetto di Storia naturale; pensa che Lillina e Giacomino forse sono di là, insieme, e di nuovo considera la difficoltà dell'incarico; tentenna il capo e scuote le mani con le dita raccolte per le punte, come a dire: “Che posso farciio?„In quest'atto lo sorprende Cinquemani, che ritorna cauto dal corridojo a sinistra.

Cinquemani.

Ohè.... professore.... e che fa? giuoca alla morra? Che vuol dire? Solo? Le ha parlato? Dov'è Lillina?

Toti.

Dov'è? Non lo so. Se n'è andata.

Cinquemani.

E che stava a far lei qua solo?

Toti.

Io? Nulla. Pensavo....

Cinquemani.

Ma, insomma, le ha parlato, sì o no?

Toti.

Le ho parlato, sì.

Cinquemani.

E che le ha detto lei? No? Che non ne vuol sapere? Come! Pareva contenta.... Disse che già sapeva che lei doveva parlarmi....

Toti

con risoluzione.

con risoluzione.

Cinquemani, sappiatemi intendere, per fare un discorso breve e venir subito al rimedio. L'affare non è liscio.

Cinquemani.

Non è liscio? Come non è liscio? Che vuol dire?

Toti.

Oh santo Dio! Vi ho pregato di sapermi intendere! Quando una cosa non è liscia.... Scusate, che intendete per liscio, voi? Liscio è.... così!

S'impala e passa diritta rasente la mano al suo corpo.

S'impala e passa diritta rasente la mano al suo corpo.

Se io ora, poniamo.... mi metto qua questo cappello....

Si leva il cappello e se lo applica su lo stomaco.

Si leva il cappello e se lo applica su lo stomaco.

capirete bene che....

Rifà il gesto della mano che trova impedimento lì, nel cappello.

Rifà il gesto della mano che trova impedimento lì, nel cappello.

non è più liscio.... fa gobba....

Cinquemani.

Oh, professore! Io so intendere: ma lei sappia parlare, quando parla di mia figlia! Che vuol dire che non è liscia? Che vuol dire codesta gobba?

Toti.

Come devo parlare, Cinquemani? Siete un ragazzo? Parliamo d'una donna.... Che cosa sia questa gobba mi pare che lo potreste intendere!

Cinquemani

stravolto, facendoglisi addosso.

stravolto, facendoglisi addosso.

Che mi dice? Mia figlia?

Afferrandolo per il petto, minaccioso.

Afferrandolo per il petto, minaccioso.

Mia figlia?

Toti.

Calma, calma, Cinquemani....

Cinquemani.

Chi gliel'ha detto? Chi gliel'ha detto? Gliel'ha detto lei? Risponda!

Toti.

Ma chi poteva dirmelo, benedett'uomo?

Cinquemani.

Assassina! S'è disonorata? Con chi, che l'ammazzo! l'ammazzo!

Toti.

Eh via! Che ammazzate! Glielo date per marito, e non se ne parla più!

Cinquemani.

Mamma mia! mamma! Mi dica chi è! Glielo dò per marito? Come! Senza sapere chi è? Che dice?

Toti.

Un bravo giovine: ve lo posso assicurare io: state tranquillo!

Cinquemani.

E chi è? Chi è? Bravo giovine? Dev'esser più svergognato di lei, per fare quello che ha fatto! Il disonore, la vergogna sulla mia faccia! Dov'è? dov'è? dove se n'è andata?

Toti.

Via! via, Cinquemani, non fate così! Non v'amareggiate il sangue!

Cinquemani.

Mi dica dove s'è nascosta, o me la prendo con lei! Qua, voglio averla qua, per mangiarle a morsi la faccia, svergognata!

A questo punto, come un'eco, dall'interno del Gabinetto di Storia naturale, giunge uno strillo di Marianna:“Svergognata!„cui subito seguono due altri strilli, di Lillina e di Giacomino Delisi, sorpresi dalla madre attraverso la finestra della classe che dà su la Palestra ginnastica. Immediatamente dopo gli strilli, la porta del Gabinetto si spalanca e scappano fuori, spaventati, in gran subbuglio, Lillina e Giacomino, seguiti subito dopo da Mariannaancora con le vesti arruffate per avere scavalcato la finestra. Cinquemani si lancia ad afferrare Giacomino che vorrebbe cacciarsi in una delle classi del corridojo; Marianna afferra Lillina che cade in ginocchio; il professor Toti non sa come spartirsi, raccomanda la calma. La scena deve svolgersi rapida, violentissima, in gran confusione, tempestosa. Le due invettive simultanee di Cinquemani e della moglie sono qui trascritte una dopo l'altra, ma sulla scena saranno dette contemporaneamente.

A questo punto, come un'eco, dall'interno del Gabinetto di Storia naturale, giunge uno strillo di Marianna:“Svergognata!„cui subito seguono due altri strilli, di Lillina e di Giacomino Delisi, sorpresi dalla madre attraverso la finestra della classe che dà su la Palestra ginnastica. Immediatamente dopo gli strilli, la porta del Gabinetto si spalanca e scappano fuori, spaventati, in gran subbuglio, Lillina e Giacomino, seguiti subito dopo da Mariannaancora con le vesti arruffate per avere scavalcato la finestra. Cinquemani si lancia ad afferrare Giacomino che vorrebbe cacciarsi in una delle classi del corridojo; Marianna afferra Lillina che cade in ginocchio; il professor Toti non sa come spartirsi, raccomanda la calma. La scena deve svolgersi rapida, violentissima, in gran confusione, tempestosa. Le due invettive simultanee di Cinquemani e della moglie sono qui trascritte una dopo l'altra, ma sulla scena saranno dette contemporaneamente.

Cinquemani.

Voi!

Afferrando per il petto Giacomino.

Afferrando per il petto Giacomino.

Ah, siete voi? Assassino! Infame! Con mia figlia?

Giacomino.

Perdono! Le domando perdono!

Cinquemani.

Che perdono! Hai avuto il coraggio di metterti con mia figlia? Di disonorarmi una figlia? Assassino!

Giacomino.

Sono pronto, se lei me la dà, sono pronto a riparare!

Cinquemani.

Che ti dò? Che ti dò? A te vuoi che la dia, morto di fame?

Il professor Toti glielo leva dalle mani.

Il professor Toti glielo leva dalle mani.

Esci fuori! fuori dai piedi, o ti faccio vedere quello che ti dò! Fuori! Fuori!

Giacomino

al professor Toti che lo trattiene.

al professor Toti che lo trattiene.

Professore, glielo dica lei! Sono pronto! Me la sposo! Non manca per me!

Marianna.

Questa era la pulizia, scellerata, che facevi qua ogni giorno? Faccia senza rossore! Tieni! tieni! tieni!

La percuote, l'acciuffa.

La percuote, l'acciuffa.

Lillina

in ginocchio, schermendosi.

in ginocchio, schermendosi.

Mi lasci! Mi perdoni!...

Toti.

Non le fate male, povera creatura!

Marianna.

Lei se ne vada!

A Lillina.

A Lillina.

Ti ci ho colta, svergognata! Farla così, sotto gli occhi a tua madre! Che hai fatto? Con un ragazzaccio di questi dovevi metterti?

Lillina.

Per carità, mamma, per carità!

Marianna.

Dove sei arrivata? Ti sei perduta! ti sei perduta!

Lillina.

Mi vuole sposare! mi vuole sposare! Non sente? Mi vuole sposare!

A questo punto avviene lo scambio delle parti — Marianna s'avventa contro Giacomino; Cinquemani contro Lillina. Il professor Toti seguita a passare dall'uno all'altro gruppo.

A questo punto avviene lo scambio delle parti — Marianna s'avventa contro Giacomino; Cinquemani contro Lillina. Il professor Toti seguita a passare dall'uno all'altro gruppo.

Marianna.

Sposare? E io dò mia figlia a voi? Avete il coraggio di dire che non manca per voi? Pazzo siete, e un'altra cosa siete, che non vi posso dire! M'avete rovinato la figlia! Infame! Infame! Venire qua a tradimento, come un ladro, a rubarmi l'onore della figlia!

Cinquemani.

Chi è pronto? Lui è pronto a sposarti? E io ti dò a lui? Brutta cagnaccia! A un morto di fame vuoi che ti dia? Con uno così ti sei sporcata? e hai sporcato il mio nome, l'onore della mia famiglia! Qua, alla scuola! Ma ora v'aggiusto io! v'aggiusto io!

Cinquemani lascia la figlia, brandisce una seggiola e si scaglia contro Giacomino. Il professor Toti lo trattiene.

Cinquemani lascia la figlia, brandisce una seggiola e si scaglia contro Giacomino. Il professor Toti lo trattiene.

Esci fuori, tu! Subito fuori! E non ti far più vedere da me! Fuori! fuori! O perdio, faccio uno sproposito!

Si divincola dal professor Toti, riesce a liberarsi con uno strappo violento; ma Giacomino fugge via per il corridojo, ed egli lo insegne.

Si divincola dal professor Toti, riesce a liberarsi con uno strappo violento; ma Giacomino fugge via per il corridojo, ed egli lo insegne.

Marianna

a Lillina.

a Lillina.

Disonorata! disonorata! E che vuoi che me ne faccia più, ora, di te? Piangi la tua vergogna!

Cinquemani

sopravvenendo, furibondo.

sopravvenendo, furibondo.

Non ti voglio più in casa! Fuori anche tu! Via fuori! Non mi sei più figlia! Vattene alla perdizione! Via! via!

Toti

con gran voce, dominando tutti.

con gran voce, dominando tutti.

Dove volete che vada, vecchio imbecille? Ve la prendete con lei, quando la colpa è vostra, che non avete badato a lei, e l'avete mandata qua, in mezzo a tutte le sudicerie che gli alunni stampano sui muri e sulle panche! Pettegoli tutti e due, che non siete altro!

Cinquemani

a Lillina.

a Lillina.

Via, fuori! fuori, ti dico! Non ti voglio più!

Toti.

Non la volete più? Me la prendo io! Qua, figliuola mia, non piangere, che ci sono io per te! Vieni con me.... Il mio nome, non posso farne a meno, bisogna che te lo dia. Ma tu sarai la mia figliuola, la mia figliuola bella; vieni.... vieni....

Se la toglie sul petto, e carezzandole delicatamente i capelli, s'avvia con lei.

Se la toglie sul petto, e carezzandole delicatamente i capelli, s'avvia con lei.

Cala la tela.


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