ALL'ERUDITO SIGNORELEON GIUSEPPE MORPURGOUNO DE' DIRETTORI DELLA MAGNIFICACOMUNITÀDEGLI EBREI DELL'INCLITA CITTÀ E PORTO FRANCO DI ANCONA, ecc.Gli atti di amicizia co' quali mi avete distinto, esigeranno da me in ogni tempo quelli della mia gratitudine. Eccovi dunque data ragione di questa dedica che non ha le macchie d'interesse e di adulazione, come tant'altre. Dirà forse taluno, che pecca di superbia; ma il dica pure, che io non men dolgo. Sì: questa dedica ha la superbia di presentarvi nell'idioma italiano l'inimitabile discorso del nostro confratello Weisel già con tanti elogi publicato in ebraico, e con tanta ansietà del publico tradotto ancora in tedesco ed in francese; ed ha la superbia di presentare a voi, che vantate tra i non pochi meriti personali que' conosciutissimi del genitore e fratello vostro, il nome mio in attestato della mia riconoscenza. A questi sinceri detti, so, che vi sentite disposto a riconoscer una sì fatta dedica meritevole di esser letta: so, che s'io con questi principi l'andassi tessendo, non vi ristuccherebbe dessa, come van facendo moltissime; ma, signore, io mi ricordo, che voi siete uno de' direttori di coteste scuole, che siete impiegato negli affari di cotesta università, che siete necessario al bene de' vostri e degli amici; sicchè non vogl'io staccarsi da sì belle occupazioni. Mi basta che sappiate, ch'io vi dedico la versione di un opera degna di voi; ma che se ciò nol dico, nè co' ricercati termini de' scioli, nè cogli eleganti de' letterati, ve lo spiego con quelli del mio sincero rispetto e della mia vera amicizia, soscrivendomi per sempreIl vostro amico e congiontoElia Morpurgo.[pg 4]
ALL'ERUDITO SIGNORELEON GIUSEPPE MORPURGOUNO DE' DIRETTORI DELLA MAGNIFICACOMUNITÀDEGLI EBREI DELL'INCLITA CITTÀ E PORTO FRANCO DI ANCONA, ecc.Gli atti di amicizia co' quali mi avete distinto, esigeranno da me in ogni tempo quelli della mia gratitudine. Eccovi dunque data ragione di questa dedica che non ha le macchie d'interesse e di adulazione, come tant'altre. Dirà forse taluno, che pecca di superbia; ma il dica pure, che io non men dolgo. Sì: questa dedica ha la superbia di presentarvi nell'idioma italiano l'inimitabile discorso del nostro confratello Weisel già con tanti elogi publicato in ebraico, e con tanta ansietà del publico tradotto ancora in tedesco ed in francese; ed ha la superbia di presentare a voi, che vantate tra i non pochi meriti personali que' conosciutissimi del genitore e fratello vostro, il nome mio in attestato della mia riconoscenza. A questi sinceri detti, so, che vi sentite disposto a riconoscer una sì fatta dedica meritevole di esser letta: so, che s'io con questi principi l'andassi tessendo, non vi ristuccherebbe dessa, come van facendo moltissime; ma, signore, io mi ricordo, che voi siete uno de' direttori di coteste scuole, che siete impiegato negli affari di cotesta università, che siete necessario al bene de' vostri e degli amici; sicchè non vogl'io staccarsi da sì belle occupazioni. Mi basta che sappiate, ch'io vi dedico la versione di un opera degna di voi; ma che se ciò nol dico, nè co' ricercati termini de' scioli, nè cogli eleganti de' letterati, ve lo spiego con quelli del mio sincero rispetto e della mia vera amicizia, soscrivendomi per sempreIl vostro amico e congiontoElia Morpurgo.[pg 4]
LEON GIUSEPPE MORPURGO
LEON GIUSEPPE MORPURGO
UNO DE' DIRETTORI DELLA MAGNIFICACOMUNITÀDEGLI EBREI DELL'INCLITA CITTÀ E PORTO FRANCO DI ANCONA, ecc.
Gli atti di amicizia co' quali mi avete distinto, esigeranno da me in ogni tempo quelli della mia gratitudine. Eccovi dunque data ragione di questa dedica che non ha le macchie d'interesse e di adulazione, come tant'altre. Dirà forse taluno, che pecca di superbia; ma il dica pure, che io non men dolgo. Sì: questa dedica ha la superbia di presentarvi nell'idioma italiano l'inimitabile discorso del nostro confratello Weisel già con tanti elogi publicato in ebraico, e con tanta ansietà del publico tradotto ancora in tedesco ed in francese; ed ha la superbia di presentare a voi, che vantate tra i non pochi meriti personali que' conosciutissimi del genitore e fratello vostro, il nome mio in attestato della mia riconoscenza. A questi sinceri detti, so, che vi sentite disposto a riconoscer una sì fatta dedica meritevole di esser letta: so, che s'io con questi principi l'andassi tessendo, non vi ristuccherebbe dessa, come van facendo moltissime; ma, signore, io mi ricordo, che voi siete uno de' direttori di coteste scuole, che siete impiegato negli affari di cotesta università, che siete necessario al bene de' vostri e degli amici; sicchè non vogl'io staccarsi da sì belle occupazioni. Mi basta che sappiate, ch'io vi dedico la versione di un opera degna di voi; ma che se ciò nol dico, nè co' ricercati termini de' scioli, nè cogli eleganti de' letterati, ve lo spiego con quelli del mio sincero rispetto e della mia vera amicizia, soscrivendomi per sempre
Il vostro amico e congiontoElia Morpurgo.
Il vostro amico e congionto
Elia Morpurgo.
Elia Morpurgo.
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