CAPITOLO IV.

CAPITOLO IV.Ma nulladimeno gli eventi non corrispondono sempre alle umane aspettazioni, perchè ogni cosa ha il suo tempo determinato, ed ogni avvenimento di questo mondo ha il suo termine13, e dal momento che Dio ha creato cielo e terra, ha prescritti gli eventi delle rispettive epoche del mondo, or felici ed or funesti; giacchè leggendo nel futuro, e conoscendo le generazioni prima ancora che esistano, prevede tutto quello che accaderà sino alla consumazione de' secoli; e come che da un secolo all'altro sempre più si sviluppano gli arcani della natura, e si scuoprono nuove invenzioni, tanto nelle arti,quanto nelle scienze, come in grazia d'esempio la scoperta dell'America, l'invenzione utile della stampa, l'invenzione terribile della polvere di fucile, le differenti qualità delle macchine elettriche, ottiche, e cose simili; così ha egli ab eterno destinato chi debba regnare, dirigere, e governare i secoli rispettivi: egli eleva i re al trono, perchè siano gli stromenti della sua volontà, e per operare col loro mezzo gli effetti della di lui grazia, o giustizia, e quindi è che il profeta Isaia predicesse 300 anni prima del tempo la distruzione di Babilonia, e chi ne dovesse in seguito essere il conquistatore da lui espressamente nominato14, ed un altro profeta predisse a Geroboamo, che nascerebbe un figlio nella real casa di Davide che sarà chiamato Jozia ben 200 anni prima, ed il savio re Salomone distinse la somma differenza fra i differenti tempi che passano per tutti li popolatori del mondo li quali, o per bene o per male, si estendono e comprendono le generali nazioni o popolazioni, [pg 21] segnando tra questi i vari tempi di amore o di odio15; così sarà questa l'epoca felice destinata a sradicare l'odio irragionevole che passa tra le varie società del genere umano: odio ingiusto che riconosce una incompetente origine perchè ha per base la diversità di religione e di culto. Oh secolo illuminato! Adorate la bontà divina che ha elevato l'eroe, il restauratore dell'umanitàGIUSEPPE II, la di cui gloria sia inalzata, il quale oltre il di lui sapere, buon governo e valore guerriero, cose più sorprendenti sentiamo che abbia stabilite publicando le leggi di tolleranza generalmente per tutti li felici suoi popolii quali hanno per basel'amore del genere umano, e nell'impartire le sue sovrane beneficenze non ha trascurato il popolo il più povero, il più abbattuto, i figli d'Israello da tanti secoli dimenticati, ordinando anche a nostro prò favorevoli e consolanti leggi, non altrimenti che un vero padre a' cari figli, come un precettore diligente agli amati suoi discepoli, e come un clemente sovrano a' sudditi i più fedeli, aprendo per la loro sussistenza le più facili vie, permettendo l'agricoltura, animando alle arti, levando gli ostacoli e le restrizioni, a cui il nostro commercio andava soggetto. Questo prode sovrano ha conosciuta la nostra infelicità; e perchè pochi di noi parlavano perfettamente la lingua tedesca per le ragioni descritte alcap. 3, per la di cui mancanza era impedita l'intelligenza de' migliori libri, e ci rendeva conseguentemente inerti alla storia, alla fisica, al jus, ed alla matematica, onde poi nacque che non eravamo in grado di poterci spiegare nè con la corte, nè con li dicasteri, nè con la nobiltà, perciò ha destinato un retto sistema, comandando, che fossero stabilite scuole in cui li nostri figli apprendessero a ben scrivere e leggere nell'idioma tedesco, e che fossero anzi composti libri di sana morale analoghi però alla [pg 22] propria religione, affinchè le tenere proli imparassero un buon contegno ed una morigerata condotta; giacchè le matematiche, la filosofia e la fisica, essendo analoghe a' principj comuni, potevano i nostri figli impararle con tutti gli altri sudditi nelle publiche università nelle quali non si trattan differenze che riguardino la religione, ond'è che son comuni a tutto il genere umano: tuttociò per rimediare a' corsi mali, per rimettere i danni causati in tempo di odio e di persecuzione, come s'è detto alcap. 3, e perchè noi ci rendiamo attivi, ed utili alla republica, ed allo stato colle arti, colle scienze, e con gl'impieghi. Felice quel sovrano che pensa tanto egregiamente, giacchè è stato prescielto da Dio a far bene e grazie a tutto il genere umano! Esso è l'istromento di cui Dio si serve per operare nel mondo sorprendenti imprese. Di lui si può dire con verità, che molti eroi si sono distinti, ma che egli li abbia oltrepassati tutti, giacchè un tale contegno prova una vera superiorità di spirito, sapendo superare i pregiudizi comuni che si trovano invalsi in molti, ed a seconda de' quali si è formata l'educazione già per il corso di tanti secoli: pregiudizi adottati da tanti secoli, e che egli ha superati, dimostrando la sua pietà, e la sua giustizia, volendo, che gli uomini si amino tra loro fraternamente, e vivano in una morale e pacifica unione. Per lui ha scritto il savio re Salomone:Meglio è il tollerante, che il conquistatore: e migliore è quello che domina il proprio spirito, che quello che conquista città.Un sì grande sovrano assista Dio Signore, egli lo difenda e lo garantisca da qualsivoglia sinistro evento; e la pacifica fabbrica di savia tolleranza che ha egli eretta, di modello serva agli altri principi della terra, affine di rendere comune la pace, e la buona armonia nel mondo16. Si renda immortale il di lui nome, e le nazioni [pg 23] tutte lo rispettino, imitando il suo esempio; ed il suo impareggiabile merito sia conservato nel cielo per tutti i tempi dell'eternità.

CAPITOLO IV.Ma nulladimeno gli eventi non corrispondono sempre alle umane aspettazioni, perchè ogni cosa ha il suo tempo determinato, ed ogni avvenimento di questo mondo ha il suo termine13, e dal momento che Dio ha creato cielo e terra, ha prescritti gli eventi delle rispettive epoche del mondo, or felici ed or funesti; giacchè leggendo nel futuro, e conoscendo le generazioni prima ancora che esistano, prevede tutto quello che accaderà sino alla consumazione de' secoli; e come che da un secolo all'altro sempre più si sviluppano gli arcani della natura, e si scuoprono nuove invenzioni, tanto nelle arti,quanto nelle scienze, come in grazia d'esempio la scoperta dell'America, l'invenzione utile della stampa, l'invenzione terribile della polvere di fucile, le differenti qualità delle macchine elettriche, ottiche, e cose simili; così ha egli ab eterno destinato chi debba regnare, dirigere, e governare i secoli rispettivi: egli eleva i re al trono, perchè siano gli stromenti della sua volontà, e per operare col loro mezzo gli effetti della di lui grazia, o giustizia, e quindi è che il profeta Isaia predicesse 300 anni prima del tempo la distruzione di Babilonia, e chi ne dovesse in seguito essere il conquistatore da lui espressamente nominato14, ed un altro profeta predisse a Geroboamo, che nascerebbe un figlio nella real casa di Davide che sarà chiamato Jozia ben 200 anni prima, ed il savio re Salomone distinse la somma differenza fra i differenti tempi che passano per tutti li popolatori del mondo li quali, o per bene o per male, si estendono e comprendono le generali nazioni o popolazioni, [pg 21] segnando tra questi i vari tempi di amore o di odio15; così sarà questa l'epoca felice destinata a sradicare l'odio irragionevole che passa tra le varie società del genere umano: odio ingiusto che riconosce una incompetente origine perchè ha per base la diversità di religione e di culto. Oh secolo illuminato! Adorate la bontà divina che ha elevato l'eroe, il restauratore dell'umanitàGIUSEPPE II, la di cui gloria sia inalzata, il quale oltre il di lui sapere, buon governo e valore guerriero, cose più sorprendenti sentiamo che abbia stabilite publicando le leggi di tolleranza generalmente per tutti li felici suoi popolii quali hanno per basel'amore del genere umano, e nell'impartire le sue sovrane beneficenze non ha trascurato il popolo il più povero, il più abbattuto, i figli d'Israello da tanti secoli dimenticati, ordinando anche a nostro prò favorevoli e consolanti leggi, non altrimenti che un vero padre a' cari figli, come un precettore diligente agli amati suoi discepoli, e come un clemente sovrano a' sudditi i più fedeli, aprendo per la loro sussistenza le più facili vie, permettendo l'agricoltura, animando alle arti, levando gli ostacoli e le restrizioni, a cui il nostro commercio andava soggetto. Questo prode sovrano ha conosciuta la nostra infelicità; e perchè pochi di noi parlavano perfettamente la lingua tedesca per le ragioni descritte alcap. 3, per la di cui mancanza era impedita l'intelligenza de' migliori libri, e ci rendeva conseguentemente inerti alla storia, alla fisica, al jus, ed alla matematica, onde poi nacque che non eravamo in grado di poterci spiegare nè con la corte, nè con li dicasteri, nè con la nobiltà, perciò ha destinato un retto sistema, comandando, che fossero stabilite scuole in cui li nostri figli apprendessero a ben scrivere e leggere nell'idioma tedesco, e che fossero anzi composti libri di sana morale analoghi però alla [pg 22] propria religione, affinchè le tenere proli imparassero un buon contegno ed una morigerata condotta; giacchè le matematiche, la filosofia e la fisica, essendo analoghe a' principj comuni, potevano i nostri figli impararle con tutti gli altri sudditi nelle publiche università nelle quali non si trattan differenze che riguardino la religione, ond'è che son comuni a tutto il genere umano: tuttociò per rimediare a' corsi mali, per rimettere i danni causati in tempo di odio e di persecuzione, come s'è detto alcap. 3, e perchè noi ci rendiamo attivi, ed utili alla republica, ed allo stato colle arti, colle scienze, e con gl'impieghi. Felice quel sovrano che pensa tanto egregiamente, giacchè è stato prescielto da Dio a far bene e grazie a tutto il genere umano! Esso è l'istromento di cui Dio si serve per operare nel mondo sorprendenti imprese. Di lui si può dire con verità, che molti eroi si sono distinti, ma che egli li abbia oltrepassati tutti, giacchè un tale contegno prova una vera superiorità di spirito, sapendo superare i pregiudizi comuni che si trovano invalsi in molti, ed a seconda de' quali si è formata l'educazione già per il corso di tanti secoli: pregiudizi adottati da tanti secoli, e che egli ha superati, dimostrando la sua pietà, e la sua giustizia, volendo, che gli uomini si amino tra loro fraternamente, e vivano in una morale e pacifica unione. Per lui ha scritto il savio re Salomone:Meglio è il tollerante, che il conquistatore: e migliore è quello che domina il proprio spirito, che quello che conquista città.Un sì grande sovrano assista Dio Signore, egli lo difenda e lo garantisca da qualsivoglia sinistro evento; e la pacifica fabbrica di savia tolleranza che ha egli eretta, di modello serva agli altri principi della terra, affine di rendere comune la pace, e la buona armonia nel mondo16. Si renda immortale il di lui nome, e le nazioni [pg 23] tutte lo rispettino, imitando il suo esempio; ed il suo impareggiabile merito sia conservato nel cielo per tutti i tempi dell'eternità.

Ma nulladimeno gli eventi non corrispondono sempre alle umane aspettazioni, perchè ogni cosa ha il suo tempo determinato, ed ogni avvenimento di questo mondo ha il suo termine13, e dal momento che Dio ha creato cielo e terra, ha prescritti gli eventi delle rispettive epoche del mondo, or felici ed or funesti; giacchè leggendo nel futuro, e conoscendo le generazioni prima ancora che esistano, prevede tutto quello che accaderà sino alla consumazione de' secoli; e come che da un secolo all'altro sempre più si sviluppano gli arcani della natura, e si scuoprono nuove invenzioni, tanto nelle arti,quanto nelle scienze, come in grazia d'esempio la scoperta dell'America, l'invenzione utile della stampa, l'invenzione terribile della polvere di fucile, le differenti qualità delle macchine elettriche, ottiche, e cose simili; così ha egli ab eterno destinato chi debba regnare, dirigere, e governare i secoli rispettivi: egli eleva i re al trono, perchè siano gli stromenti della sua volontà, e per operare col loro mezzo gli effetti della di lui grazia, o giustizia, e quindi è che il profeta Isaia predicesse 300 anni prima del tempo la distruzione di Babilonia, e chi ne dovesse in seguito essere il conquistatore da lui espressamente nominato14, ed un altro profeta predisse a Geroboamo, che nascerebbe un figlio nella real casa di Davide che sarà chiamato Jozia ben 200 anni prima, ed il savio re Salomone distinse la somma differenza fra i differenti tempi che passano per tutti li popolatori del mondo li quali, o per bene o per male, si estendono e comprendono le generali nazioni o popolazioni, [pg 21] segnando tra questi i vari tempi di amore o di odio15; così sarà questa l'epoca felice destinata a sradicare l'odio irragionevole che passa tra le varie società del genere umano: odio ingiusto che riconosce una incompetente origine perchè ha per base la diversità di religione e di culto. Oh secolo illuminato! Adorate la bontà divina che ha elevato l'eroe, il restauratore dell'umanitàGIUSEPPE II, la di cui gloria sia inalzata, il quale oltre il di lui sapere, buon governo e valore guerriero, cose più sorprendenti sentiamo che abbia stabilite publicando le leggi di tolleranza generalmente per tutti li felici suoi popolii quali hanno per basel'amore del genere umano, e nell'impartire le sue sovrane beneficenze non ha trascurato il popolo il più povero, il più abbattuto, i figli d'Israello da tanti secoli dimenticati, ordinando anche a nostro prò favorevoli e consolanti leggi, non altrimenti che un vero padre a' cari figli, come un precettore diligente agli amati suoi discepoli, e come un clemente sovrano a' sudditi i più fedeli, aprendo per la loro sussistenza le più facili vie, permettendo l'agricoltura, animando alle arti, levando gli ostacoli e le restrizioni, a cui il nostro commercio andava soggetto. Questo prode sovrano ha conosciuta la nostra infelicità; e perchè pochi di noi parlavano perfettamente la lingua tedesca per le ragioni descritte alcap. 3, per la di cui mancanza era impedita l'intelligenza de' migliori libri, e ci rendeva conseguentemente inerti alla storia, alla fisica, al jus, ed alla matematica, onde poi nacque che non eravamo in grado di poterci spiegare nè con la corte, nè con li dicasteri, nè con la nobiltà, perciò ha destinato un retto sistema, comandando, che fossero stabilite scuole in cui li nostri figli apprendessero a ben scrivere e leggere nell'idioma tedesco, e che fossero anzi composti libri di sana morale analoghi però alla [pg 22] propria religione, affinchè le tenere proli imparassero un buon contegno ed una morigerata condotta; giacchè le matematiche, la filosofia e la fisica, essendo analoghe a' principj comuni, potevano i nostri figli impararle con tutti gli altri sudditi nelle publiche università nelle quali non si trattan differenze che riguardino la religione, ond'è che son comuni a tutto il genere umano: tuttociò per rimediare a' corsi mali, per rimettere i danni causati in tempo di odio e di persecuzione, come s'è detto alcap. 3, e perchè noi ci rendiamo attivi, ed utili alla republica, ed allo stato colle arti, colle scienze, e con gl'impieghi. Felice quel sovrano che pensa tanto egregiamente, giacchè è stato prescielto da Dio a far bene e grazie a tutto il genere umano! Esso è l'istromento di cui Dio si serve per operare nel mondo sorprendenti imprese. Di lui si può dire con verità, che molti eroi si sono distinti, ma che egli li abbia oltrepassati tutti, giacchè un tale contegno prova una vera superiorità di spirito, sapendo superare i pregiudizi comuni che si trovano invalsi in molti, ed a seconda de' quali si è formata l'educazione già per il corso di tanti secoli: pregiudizi adottati da tanti secoli, e che egli ha superati, dimostrando la sua pietà, e la sua giustizia, volendo, che gli uomini si amino tra loro fraternamente, e vivano in una morale e pacifica unione. Per lui ha scritto il savio re Salomone:Meglio è il tollerante, che il conquistatore: e migliore è quello che domina il proprio spirito, che quello che conquista città.Un sì grande sovrano assista Dio Signore, egli lo difenda e lo garantisca da qualsivoglia sinistro evento; e la pacifica fabbrica di savia tolleranza che ha egli eretta, di modello serva agli altri principi della terra, affine di rendere comune la pace, e la buona armonia nel mondo16. Si renda immortale il di lui nome, e le nazioni [pg 23] tutte lo rispettino, imitando il suo esempio; ed il suo impareggiabile merito sia conservato nel cielo per tutti i tempi dell'eternità.


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