CAPITOLO V.EVoi, o miei fratelli e figli d'Israello che godete la felicità di essere sudditi di un sì pio monarca, quale gratitudine dimostrarete, onde compensare in parte al gran vantaggio ch'egli vi destina, o cosa potrete fare onde rendervene degni? Non potrete al certo, se non porgere sincere e fervorose preci al sommo Dio per la di lui felicità, e per l'esaltazione del suo Impero, ubbidendo a quanto vi ha imposto; e poichè esso non esige da voi, fuorchè quello che forma la vostra felicità, ammettendovi all'agricoltura, all'esercizio delle arti, ed alla libertà del commercio, è necessario dunque, che, accordando Dio la sua benedizione alle vostre imprese, trattando voi con la nobiltà, co' dicasteri e con la sovrana corte, abbandoniate quegli atti di cattiva grazia a cui vi hanno condotti le persecuzioni de' trascorsi tempi, e rinunziate alla cattiva pronunzia ed a' termini vili e barbari, addestrandovi alla purità delle lingue, procurando, che i vostri figli imparino le grammatiche delle lingue che si usano ne' paesi ove voi dimorate, e che apprendano le leggi, la fisica, le matematiche, ed altresì le belle lettere; onde essendo ammessi alle publiche società, e dovendo quindi di parecchie materie parlare, a misura appunto che si presenta l'incontro, non compariscano, come ora, di tutto ciò affatto digiuni ed addormentati, o immersi nell'ignoranza; e ciò tanto più, quantochè queste umane cognizioni sono molto opportune per l'intelligenza della divina legge, alla quale noi siamo tanto attaccati.La trascuratezza sino ad ora avuta nell'imparare le lingue [pg 24] delle rispettive provincie in cui abitiamo, e l'incapacità di parlare purgatamente, ha partorita la troppo funesta conseguenza di mal appena conoscere la lingua ebrea e forse anco la di lei grammatica, e così la poesia e la rettorica; e conseguentemente non approfittandosi di questi vantaggi che si ricavano da quelli i quali intendono le lingue, non giungiamo a perfettamente comprendere le frasi della scrittura sacra, la quale, oltre alle felicità future che a noi promette nell'altra vita, supposta però sempre l'osservanza de' suoi precetti, facilita inoltre la felicità in questa vita umana, poichè istruisce l'uomo con leggi tendenti ad usare un buon contegno savio e morale in tutte le sue azioni: motivo che ha determinato l'eccellentissimo sig. Moisè Mendelssohn a tradurre in tedesco il Pentateuco con grande eleganza, in grazia appunto della pratica nel sopraddetto idioma, e dell'erudizione nelle scienze: opera con cui ha egli alla nazione resoun'importanteservigio, come si vedrà alcap. 7.E così gli studi fisici, legali e matematici, non solo fanno sommo onore a chi li possiede, non solo lo rendono utile allo stato ed agli individui di cui è parte; ma sono inoltre in grado di sostenere la fede, radicando l'amore ed il timor di Dio, e sono utili altresì per essere capaci di rendere più rispettabili i sacri libri, e la rivelazione nella sua società; e perciò li nostri letterati hanno bisogno di sapere la cronologia e la storia, onde conoscere le antiche rivoluzioni del mondo, come per esempio: chi, e quali fossero gli antichi possessori delle provincie, e come dall'uno all'altro siansi devolute? Come siansi formati i regni, e d'onde abbiano la loro origine li differentinomi che hanno avutogli stati, e le nazioni? Quali fossero li loro costumi, quale la storia e le legislazioni? Queste notizie giovano, tuttochè siano esse profane all'intelligenza della divina scrittura, da cui ci viene delineata l'idea della divisione della terra tra li figli di Noè, e così pure l'idea de' nomi delle provincie originate da' nomi di queste [pg 25] famiglie che in allora le popolavano, come del regno di Nembrot, quello de' Siri, la guerra de' cinque re contro quattro ne' tempi del patriarca Abramo, e così de' paesi che hanno occupati, e molte altre simili storie scritte da Mosè e da altri profeti ne' rispettivi loro libri; poichè colui che non possiede una vera idea dell'antichità, reputa, come altrettanti sogni, questi racconti; nè può con fondamento appagarsi. Cognizioni sono queste le quali sono incamminate a promuovere, e l'amore, ed il timore di Dio; poichè conoscendo gli antichi costumi delle trascorse nazioni, si giunge a conseguentemente capire, come, essendosi gli antecessori scostati dalla sana morale, Iddio li abbia proscritti, e perchè tra tutti prescielto avesse il patriarca Abramo (che gode la vera pace) contraendo secolui una perpetua alleanza per se e suoi successori; e si arriva a comprendere, che la legge ed i precetti divini siano stati dati, affine di sottrarci dal corrotto ed abbominevole contegno delle nazioni idolatre; e si capisce la verità di qualsivoglia proposizione delle sacre carte utili ed instruttive.Con questo mezzo sarà ben regolata la fantasia delli giovani studiosi che si avezzeranno a pensare con aggiustatezza, senza formarsi idee false, o tessere racconti di vecchiarelle, di romanzi, o favole, come furono in vari tempi inventati, e così pure l'uomo resta dalla storia instrutto, leggendo i fatti accaduti alle nazioni già corse, ne' loro usi, condotte, invenzioni, e riflettendo ai loro successi, conoscerà il buon effetto della vera condotta, e della giusta direzione,vedendo prosperareintere monarchie, e produrre sommi eroi e letterati, ed osserverà inoltre, come un cattivo contegno abbia precipitate le maggiori provincie che si sono distrutte, perdendo anche nelle loro ruine que' direttori che si avevano meritata una grande riputazione; certo essendo che simili cognizioni sollevino l'uomo sopra l'ignorante volgo il quale dorme vegliando, e così pure la cognizione della geografia, da cui ci viene esibita l'estensione del globo, la sua divisione in [pg 26] provincie, li rispettivi limiti delli differenti stati, ed a quali gradi di latitudine e di longitudine essi siano situati, le diverse situazioni e denominazioni de' mari e de' fiumi: cognizioni, che sono egualmente utili, come appunto la storia per l'intelligenza della divina scrittura, ed affine di comprendere quali differenti provincie siano state assegnate alli diversi discendenti di Noè, li viaggi del patriarca Abramo, li veri limiti e confini di terra santa, il viaggio delli nostri maggiori nel deserto, e i mari ed i fiumi che sono nella sacra scrittura descritti: cognizioni che riescono strane, e di difficile intelligenza a chi è di tali notizie privo, come lo dimostra l'esperienza; e per contrario chi è di simili cognizioni dotato, comprova que' fatti colla naturale evidenza.Si rende poi del pari utile la conoscenza dello stato presente di tutte le nazioni, il loro commercio, i loro costumi, le differenti religioni: cose tutte che servono a facilitare il commercio, ed a fare un onesta comparsa nelle pulite ed erudite conversazioni.Non v'ha dubbio, che le cognizioni fisiche de' vegetabili, degli animali, de' minerali, e delle materie elementari, come quelle altresì dell'aritmetica, dell'agrimensura, dell'architettura, e dell'astronomia, sono essenzialmente necessarie per l'uso della religione ed intelligenza delle sacre carte; giacchè con queste si spiegano le proporzioni delle distanze necessarie nelle differenti piantagioni, per l'intelligenza del corso delli due astri maggiori tanto necessaria per la rispettiva destinazione delle feste: la cognizione fisica degli animali che sono permessi, e di quelli che ci sono proibiti, e per quelli che trascurano simili cognizioni, il profeta ha scritto il rimprovero dicendo, che non riguardano le opere di Dio, nè considerano le opere delle di lui mani17; per quello poi che le studia, Salomone promette, che allora concepirà il [pg 27] timore di Dio18; giacchè con il mezzo delle scienze l'uomo comprende la grandezza di Dio, la di lui forza e potere, e ciò lo porta ad un maggior rispetto e divozione per il di lui fattore, e su di ciò non è bisogno di maggiormente diffondersi, mentre gli antichi nostri autori, di buona memoria, si sono bastantemente spiegati; e poichè Sua Maestà Imperiale ha ingionta la coltivazione delle scienze, li di lui ordini sono in vero consolanti, essendo la verità cara a Dio, è giusto altresì di obbedire a questo sovrano comando tanto dilettevole e vantaggioso.
CAPITOLO V.EVoi, o miei fratelli e figli d'Israello che godete la felicità di essere sudditi di un sì pio monarca, quale gratitudine dimostrarete, onde compensare in parte al gran vantaggio ch'egli vi destina, o cosa potrete fare onde rendervene degni? Non potrete al certo, se non porgere sincere e fervorose preci al sommo Dio per la di lui felicità, e per l'esaltazione del suo Impero, ubbidendo a quanto vi ha imposto; e poichè esso non esige da voi, fuorchè quello che forma la vostra felicità, ammettendovi all'agricoltura, all'esercizio delle arti, ed alla libertà del commercio, è necessario dunque, che, accordando Dio la sua benedizione alle vostre imprese, trattando voi con la nobiltà, co' dicasteri e con la sovrana corte, abbandoniate quegli atti di cattiva grazia a cui vi hanno condotti le persecuzioni de' trascorsi tempi, e rinunziate alla cattiva pronunzia ed a' termini vili e barbari, addestrandovi alla purità delle lingue, procurando, che i vostri figli imparino le grammatiche delle lingue che si usano ne' paesi ove voi dimorate, e che apprendano le leggi, la fisica, le matematiche, ed altresì le belle lettere; onde essendo ammessi alle publiche società, e dovendo quindi di parecchie materie parlare, a misura appunto che si presenta l'incontro, non compariscano, come ora, di tutto ciò affatto digiuni ed addormentati, o immersi nell'ignoranza; e ciò tanto più, quantochè queste umane cognizioni sono molto opportune per l'intelligenza della divina legge, alla quale noi siamo tanto attaccati.La trascuratezza sino ad ora avuta nell'imparare le lingue [pg 24] delle rispettive provincie in cui abitiamo, e l'incapacità di parlare purgatamente, ha partorita la troppo funesta conseguenza di mal appena conoscere la lingua ebrea e forse anco la di lei grammatica, e così la poesia e la rettorica; e conseguentemente non approfittandosi di questi vantaggi che si ricavano da quelli i quali intendono le lingue, non giungiamo a perfettamente comprendere le frasi della scrittura sacra, la quale, oltre alle felicità future che a noi promette nell'altra vita, supposta però sempre l'osservanza de' suoi precetti, facilita inoltre la felicità in questa vita umana, poichè istruisce l'uomo con leggi tendenti ad usare un buon contegno savio e morale in tutte le sue azioni: motivo che ha determinato l'eccellentissimo sig. Moisè Mendelssohn a tradurre in tedesco il Pentateuco con grande eleganza, in grazia appunto della pratica nel sopraddetto idioma, e dell'erudizione nelle scienze: opera con cui ha egli alla nazione resoun'importanteservigio, come si vedrà alcap. 7.E così gli studi fisici, legali e matematici, non solo fanno sommo onore a chi li possiede, non solo lo rendono utile allo stato ed agli individui di cui è parte; ma sono inoltre in grado di sostenere la fede, radicando l'amore ed il timor di Dio, e sono utili altresì per essere capaci di rendere più rispettabili i sacri libri, e la rivelazione nella sua società; e perciò li nostri letterati hanno bisogno di sapere la cronologia e la storia, onde conoscere le antiche rivoluzioni del mondo, come per esempio: chi, e quali fossero gli antichi possessori delle provincie, e come dall'uno all'altro siansi devolute? Come siansi formati i regni, e d'onde abbiano la loro origine li differentinomi che hanno avutogli stati, e le nazioni? Quali fossero li loro costumi, quale la storia e le legislazioni? Queste notizie giovano, tuttochè siano esse profane all'intelligenza della divina scrittura, da cui ci viene delineata l'idea della divisione della terra tra li figli di Noè, e così pure l'idea de' nomi delle provincie originate da' nomi di queste [pg 25] famiglie che in allora le popolavano, come del regno di Nembrot, quello de' Siri, la guerra de' cinque re contro quattro ne' tempi del patriarca Abramo, e così de' paesi che hanno occupati, e molte altre simili storie scritte da Mosè e da altri profeti ne' rispettivi loro libri; poichè colui che non possiede una vera idea dell'antichità, reputa, come altrettanti sogni, questi racconti; nè può con fondamento appagarsi. Cognizioni sono queste le quali sono incamminate a promuovere, e l'amore, ed il timore di Dio; poichè conoscendo gli antichi costumi delle trascorse nazioni, si giunge a conseguentemente capire, come, essendosi gli antecessori scostati dalla sana morale, Iddio li abbia proscritti, e perchè tra tutti prescielto avesse il patriarca Abramo (che gode la vera pace) contraendo secolui una perpetua alleanza per se e suoi successori; e si arriva a comprendere, che la legge ed i precetti divini siano stati dati, affine di sottrarci dal corrotto ed abbominevole contegno delle nazioni idolatre; e si capisce la verità di qualsivoglia proposizione delle sacre carte utili ed instruttive.Con questo mezzo sarà ben regolata la fantasia delli giovani studiosi che si avezzeranno a pensare con aggiustatezza, senza formarsi idee false, o tessere racconti di vecchiarelle, di romanzi, o favole, come furono in vari tempi inventati, e così pure l'uomo resta dalla storia instrutto, leggendo i fatti accaduti alle nazioni già corse, ne' loro usi, condotte, invenzioni, e riflettendo ai loro successi, conoscerà il buon effetto della vera condotta, e della giusta direzione,vedendo prosperareintere monarchie, e produrre sommi eroi e letterati, ed osserverà inoltre, come un cattivo contegno abbia precipitate le maggiori provincie che si sono distrutte, perdendo anche nelle loro ruine que' direttori che si avevano meritata una grande riputazione; certo essendo che simili cognizioni sollevino l'uomo sopra l'ignorante volgo il quale dorme vegliando, e così pure la cognizione della geografia, da cui ci viene esibita l'estensione del globo, la sua divisione in [pg 26] provincie, li rispettivi limiti delli differenti stati, ed a quali gradi di latitudine e di longitudine essi siano situati, le diverse situazioni e denominazioni de' mari e de' fiumi: cognizioni, che sono egualmente utili, come appunto la storia per l'intelligenza della divina scrittura, ed affine di comprendere quali differenti provincie siano state assegnate alli diversi discendenti di Noè, li viaggi del patriarca Abramo, li veri limiti e confini di terra santa, il viaggio delli nostri maggiori nel deserto, e i mari ed i fiumi che sono nella sacra scrittura descritti: cognizioni che riescono strane, e di difficile intelligenza a chi è di tali notizie privo, come lo dimostra l'esperienza; e per contrario chi è di simili cognizioni dotato, comprova que' fatti colla naturale evidenza.Si rende poi del pari utile la conoscenza dello stato presente di tutte le nazioni, il loro commercio, i loro costumi, le differenti religioni: cose tutte che servono a facilitare il commercio, ed a fare un onesta comparsa nelle pulite ed erudite conversazioni.Non v'ha dubbio, che le cognizioni fisiche de' vegetabili, degli animali, de' minerali, e delle materie elementari, come quelle altresì dell'aritmetica, dell'agrimensura, dell'architettura, e dell'astronomia, sono essenzialmente necessarie per l'uso della religione ed intelligenza delle sacre carte; giacchè con queste si spiegano le proporzioni delle distanze necessarie nelle differenti piantagioni, per l'intelligenza del corso delli due astri maggiori tanto necessaria per la rispettiva destinazione delle feste: la cognizione fisica degli animali che sono permessi, e di quelli che ci sono proibiti, e per quelli che trascurano simili cognizioni, il profeta ha scritto il rimprovero dicendo, che non riguardano le opere di Dio, nè considerano le opere delle di lui mani17; per quello poi che le studia, Salomone promette, che allora concepirà il [pg 27] timore di Dio18; giacchè con il mezzo delle scienze l'uomo comprende la grandezza di Dio, la di lui forza e potere, e ciò lo porta ad un maggior rispetto e divozione per il di lui fattore, e su di ciò non è bisogno di maggiormente diffondersi, mentre gli antichi nostri autori, di buona memoria, si sono bastantemente spiegati; e poichè Sua Maestà Imperiale ha ingionta la coltivazione delle scienze, li di lui ordini sono in vero consolanti, essendo la verità cara a Dio, è giusto altresì di obbedire a questo sovrano comando tanto dilettevole e vantaggioso.
EVoi, o miei fratelli e figli d'Israello che godete la felicità di essere sudditi di un sì pio monarca, quale gratitudine dimostrarete, onde compensare in parte al gran vantaggio ch'egli vi destina, o cosa potrete fare onde rendervene degni? Non potrete al certo, se non porgere sincere e fervorose preci al sommo Dio per la di lui felicità, e per l'esaltazione del suo Impero, ubbidendo a quanto vi ha imposto; e poichè esso non esige da voi, fuorchè quello che forma la vostra felicità, ammettendovi all'agricoltura, all'esercizio delle arti, ed alla libertà del commercio, è necessario dunque, che, accordando Dio la sua benedizione alle vostre imprese, trattando voi con la nobiltà, co' dicasteri e con la sovrana corte, abbandoniate quegli atti di cattiva grazia a cui vi hanno condotti le persecuzioni de' trascorsi tempi, e rinunziate alla cattiva pronunzia ed a' termini vili e barbari, addestrandovi alla purità delle lingue, procurando, che i vostri figli imparino le grammatiche delle lingue che si usano ne' paesi ove voi dimorate, e che apprendano le leggi, la fisica, le matematiche, ed altresì le belle lettere; onde essendo ammessi alle publiche società, e dovendo quindi di parecchie materie parlare, a misura appunto che si presenta l'incontro, non compariscano, come ora, di tutto ciò affatto digiuni ed addormentati, o immersi nell'ignoranza; e ciò tanto più, quantochè queste umane cognizioni sono molto opportune per l'intelligenza della divina legge, alla quale noi siamo tanto attaccati.
La trascuratezza sino ad ora avuta nell'imparare le lingue [pg 24] delle rispettive provincie in cui abitiamo, e l'incapacità di parlare purgatamente, ha partorita la troppo funesta conseguenza di mal appena conoscere la lingua ebrea e forse anco la di lei grammatica, e così la poesia e la rettorica; e conseguentemente non approfittandosi di questi vantaggi che si ricavano da quelli i quali intendono le lingue, non giungiamo a perfettamente comprendere le frasi della scrittura sacra, la quale, oltre alle felicità future che a noi promette nell'altra vita, supposta però sempre l'osservanza de' suoi precetti, facilita inoltre la felicità in questa vita umana, poichè istruisce l'uomo con leggi tendenti ad usare un buon contegno savio e morale in tutte le sue azioni: motivo che ha determinato l'eccellentissimo sig. Moisè Mendelssohn a tradurre in tedesco il Pentateuco con grande eleganza, in grazia appunto della pratica nel sopraddetto idioma, e dell'erudizione nelle scienze: opera con cui ha egli alla nazione resoun'importanteservigio, come si vedrà alcap. 7.
E così gli studi fisici, legali e matematici, non solo fanno sommo onore a chi li possiede, non solo lo rendono utile allo stato ed agli individui di cui è parte; ma sono inoltre in grado di sostenere la fede, radicando l'amore ed il timor di Dio, e sono utili altresì per essere capaci di rendere più rispettabili i sacri libri, e la rivelazione nella sua società; e perciò li nostri letterati hanno bisogno di sapere la cronologia e la storia, onde conoscere le antiche rivoluzioni del mondo, come per esempio: chi, e quali fossero gli antichi possessori delle provincie, e come dall'uno all'altro siansi devolute? Come siansi formati i regni, e d'onde abbiano la loro origine li differentinomi che hanno avutogli stati, e le nazioni? Quali fossero li loro costumi, quale la storia e le legislazioni? Queste notizie giovano, tuttochè siano esse profane all'intelligenza della divina scrittura, da cui ci viene delineata l'idea della divisione della terra tra li figli di Noè, e così pure l'idea de' nomi delle provincie originate da' nomi di queste [pg 25] famiglie che in allora le popolavano, come del regno di Nembrot, quello de' Siri, la guerra de' cinque re contro quattro ne' tempi del patriarca Abramo, e così de' paesi che hanno occupati, e molte altre simili storie scritte da Mosè e da altri profeti ne' rispettivi loro libri; poichè colui che non possiede una vera idea dell'antichità, reputa, come altrettanti sogni, questi racconti; nè può con fondamento appagarsi. Cognizioni sono queste le quali sono incamminate a promuovere, e l'amore, ed il timore di Dio; poichè conoscendo gli antichi costumi delle trascorse nazioni, si giunge a conseguentemente capire, come, essendosi gli antecessori scostati dalla sana morale, Iddio li abbia proscritti, e perchè tra tutti prescielto avesse il patriarca Abramo (che gode la vera pace) contraendo secolui una perpetua alleanza per se e suoi successori; e si arriva a comprendere, che la legge ed i precetti divini siano stati dati, affine di sottrarci dal corrotto ed abbominevole contegno delle nazioni idolatre; e si capisce la verità di qualsivoglia proposizione delle sacre carte utili ed instruttive.
Con questo mezzo sarà ben regolata la fantasia delli giovani studiosi che si avezzeranno a pensare con aggiustatezza, senza formarsi idee false, o tessere racconti di vecchiarelle, di romanzi, o favole, come furono in vari tempi inventati, e così pure l'uomo resta dalla storia instrutto, leggendo i fatti accaduti alle nazioni già corse, ne' loro usi, condotte, invenzioni, e riflettendo ai loro successi, conoscerà il buon effetto della vera condotta, e della giusta direzione,vedendo prosperareintere monarchie, e produrre sommi eroi e letterati, ed osserverà inoltre, come un cattivo contegno abbia precipitate le maggiori provincie che si sono distrutte, perdendo anche nelle loro ruine que' direttori che si avevano meritata una grande riputazione; certo essendo che simili cognizioni sollevino l'uomo sopra l'ignorante volgo il quale dorme vegliando, e così pure la cognizione della geografia, da cui ci viene esibita l'estensione del globo, la sua divisione in [pg 26] provincie, li rispettivi limiti delli differenti stati, ed a quali gradi di latitudine e di longitudine essi siano situati, le diverse situazioni e denominazioni de' mari e de' fiumi: cognizioni, che sono egualmente utili, come appunto la storia per l'intelligenza della divina scrittura, ed affine di comprendere quali differenti provincie siano state assegnate alli diversi discendenti di Noè, li viaggi del patriarca Abramo, li veri limiti e confini di terra santa, il viaggio delli nostri maggiori nel deserto, e i mari ed i fiumi che sono nella sacra scrittura descritti: cognizioni che riescono strane, e di difficile intelligenza a chi è di tali notizie privo, come lo dimostra l'esperienza; e per contrario chi è di simili cognizioni dotato, comprova que' fatti colla naturale evidenza.
Si rende poi del pari utile la conoscenza dello stato presente di tutte le nazioni, il loro commercio, i loro costumi, le differenti religioni: cose tutte che servono a facilitare il commercio, ed a fare un onesta comparsa nelle pulite ed erudite conversazioni.
Non v'ha dubbio, che le cognizioni fisiche de' vegetabili, degli animali, de' minerali, e delle materie elementari, come quelle altresì dell'aritmetica, dell'agrimensura, dell'architettura, e dell'astronomia, sono essenzialmente necessarie per l'uso della religione ed intelligenza delle sacre carte; giacchè con queste si spiegano le proporzioni delle distanze necessarie nelle differenti piantagioni, per l'intelligenza del corso delli due astri maggiori tanto necessaria per la rispettiva destinazione delle feste: la cognizione fisica degli animali che sono permessi, e di quelli che ci sono proibiti, e per quelli che trascurano simili cognizioni, il profeta ha scritto il rimprovero dicendo, che non riguardano le opere di Dio, nè considerano le opere delle di lui mani17; per quello poi che le studia, Salomone promette, che allora concepirà il [pg 27] timore di Dio18; giacchè con il mezzo delle scienze l'uomo comprende la grandezza di Dio, la di lui forza e potere, e ciò lo porta ad un maggior rispetto e divozione per il di lui fattore, e su di ciò non è bisogno di maggiormente diffondersi, mentre gli antichi nostri autori, di buona memoria, si sono bastantemente spiegati; e poichè Sua Maestà Imperiale ha ingionta la coltivazione delle scienze, li di lui ordini sono in vero consolanti, essendo la verità cara a Dio, è giusto altresì di obbedire a questo sovrano comando tanto dilettevole e vantaggioso.