CAPITOLO VI.Oltre a ciò ha bisogno la nostra nazione di compilare ed unire di bel nuovo gli articoli di fede, e le massime di religione e di buon costume, onde instruire i nostri figli nelle nuove scuole, ed anco a ciò ha proveduto S. M. Imperiale con la sua savia providenza, ordinando, che ci serviamo de' libri di morale analoghi a questi tempi, e diretti da una sana filosofia, onde col mezzo di questi venga impresso nella gioventù un vero contegno; ed allorchè rifletteremo con esattezza, concluderemo certamente, che il lume di tutte le morali scienze sia ecclissato dal forte splendore che tramandano li precetti morali della divina legge; ma il lume della sacra morale non si può così facilmente capire dalli principianti studiosi, perchè il rilevare le profonde massime ed il buon contegno dalla fonte originale, e da' profondi divini oracoli, ella è opera di uomini savi e provetti, e non già, come dissi, di principianti; essendo a ciò necessaria una profonda cognizione, ed un criterio non ordinario; ed in conseguenza è indispensabile che sia prima compilato un libro riguardo agli [pg 28] articoli della fede alla quale ogni israelita è tenuto di credere; libro che sia scritto con una frase chiara, ed assai intelligibile; e che l'autore proporzioni il suo stile all'abilità de' scolari che devono essere instruiti, affinchè tutti nell'infanzia imparino con una medesima formalità gli articoli di fede, e tuttocciò che da essi deriva, provando ogni articolo con li testi scritturali dai quali ciascun articolo proviene, e ciò affinchè restino informati nella loro religione, ed affinchè pure di questa restino interamente persuasi e convinti dell'origine delle cose nella vera loro sorgente; cosicchè anche quelli che non saranno in grado di avanzare nelle scuole, non manchino di sapere metodicamente quelle cose le quali sono proficue e necessarie per renderli felici nell'una e nell'altra vita19.E' poi necessaria del pari ancora la compilazione di altri libri di savia instruzione per le scuole, parte intorno a' precetti morali che formano una parte della legge umana, e che sono strettamente connessi con la legge divina, ed alcuni ancora sulle virtù dell'anima e le sue potenze le quali influiscono su i costumi, mediante le quali essa opera, come sarebbe a dire la virtù e l'ignoranza, la fermezza e l'instabilità, l'allegrezza e la melanconia, l'amore e l'odio, la generosità e l'avarizia, e molte simili cose; ed essendochè quasi tutti i buoni costumi sono connessi con li divini precetti, come il non desiderare la casa altrui20, il non vendicarsi ed il non serbar odio21, il non odiare internamente il suo simile22, l'amare il suo prossimo come se stesso23, oltre a quelli che si [pg 29] vedono sparsi negli altri libri inspirati, come per esempio, è abbominato da Dio ogni perverso di cuore24, abbomina Dio qualunque superbo25, e molti simili divini precetti e morali avvertimenti; quindi è necessario, che li compilatori ricavino le loro sane sentenze dalla sacra fonte della rivelazione, esponendole con buon criterio ed ottimo sistema, affinchè queste cose persuadino le loro menti, aprendo loro l'ingegno onde approfittare delle istruzioni col mezzo di queste regole, e reggere con queste le loro azioni, onde con un savio e divoto contegno siano amati da Dio e dal mondo savio, come insegnò Salomone nel principio de' suoi divini proverbi26per ricevere l'instruzione della prudenza, la giustizia, il giudizio, e la rettitudine; giacchè l'instruzioni della divina legge, quando sono giudiziosamente esaminate e ben capite, si fondano tutte nella giustizia, nel giudizio, e nella rettitudine; e sono bastanti a persuadere qualsivoglia oggetto pensante, nè sono esse opposte in verun modo alla sana morale de' filosofi e delle altre nazioni, come non sia vero giammai, che alcun precetto divino fosse soggetto a qualsisia eccezzione, e che qualunque scritta legislazione avesse trovato, che un solo di questi precetti avesse servito d'intoppo a qualsivoglia giusto affare, e questo non si potrà mai dire, non solo della divina scrittura; ma neppure delle leggi de' nostri savi rabini, allorchè siano veramente e perfettamente intesi; il che è dimostrato nell'articolo dell'usura, che Dio permette verso l'estraneo, e la proibisce col proprio nazionale27; e la ragione si è, che dalle nazioni estranee è permesso l'esigere quell'usura che è accordata dalle leggi del paese, ed in cui essa è in uso tra gli abitanti, come sarebbe a' nostri giorni il 4, o 5 per 100, e pretendendo da un estraneo più di quello che viene [pg 30] dalla municipale legislazione prefisso, è una frode; e ad un israelita, anche uno per mille è vietato, appunto per essere questo un precetto d'ordine positivo, come si rileva dalla divina legislazione; come vi sono ancora delle altre prescrizioni superiori alle umane cognizioni; e si osserva, che tra le lodevoli azioni descritte dal reale salmista, cioè di non prendere benchè minima usura, accerta, che chi le osserva non inciamperà in eterno28. Su di questo testoi Rabini hanno spiegatonel Talmud29che si tratti di colui che abborrisce l'usura a segno di non esigerla neppure dall'estraneo; e questa è un ottima Talmutistica instruzione, come si vede in tutte le altre cose; dovrà dunque il compilatore di queste tali opere dividere li trattati con buon ordine, onde facilitarne l'intelligenza agli studiosi, spiegando prima li doveri dell'uomo verso Dio, cioè l'amore al medesimo dovuto, il timore, il contenersi secondo le di lui leggi, e la purità de' costumi; indi il dovere dell'uomo verso il sovrano, come suddito verso il superiore, ed alli maggiori a cui è sottoposto, e così il dovere morale verso ogni individuo della società; il tutto si esporrà con savio e prudente criterio, e con pruove tratte dalla legge divina, dalle profetiche prescrizioni, e da' dettami de' nostri savi Rabini (di felice ricordazione) e queste tali compilazioni doveranno essere estese in pura lingua ebraica, ed indi un perito nella lingua allemanna dovrà tradurle in elegante idioma tedesco, e col mezzo di una tale traduzione dovrà il maestro instruire i suoi discepoli, e ciò affinchè profittino in ambidue le lingue, instruendoli e nell'ebreo, e nel tedesco idioma, poichè ad ogni costo dobbiamo ben ammaestrare li nostri figli nella lingua ebrea, affinchè capiscano la grammatica originale, e così le figure e la forza della lingua, onde passando alle scuole misniche, e talmutistiche sappiano, mediante [pg 31] le cognizioni della lingua, conoscere le cose nella loro vera sorgente ed origine, e se anche crescendo in età, passeranno alle arti od al commercio, le cognizioni acquistate nella gioventù loro torneranno utili, onde capire il litterale della scrittura, e comprendere la forza delle quotidiane preghiere, ed intendere li libri di morale, e cose simili che sono tanto atte a formar l'uomo, il suddito ed il cittadino; e col mezzo delle acquistate cognizioni nella lingua tedesca potranno profittare de' libri di storia, de' viaggiatori, e de' libri di commercio che dalle altre nazioni sono stati composti: libri che riescono assai utili, affine d'instruire vantaggiosamente l'uomo nella legge umana, nel buon contegno, nella morale con il suo simile, nel commercio, e così pure negli altri umani doveri.
CAPITOLO VI.Oltre a ciò ha bisogno la nostra nazione di compilare ed unire di bel nuovo gli articoli di fede, e le massime di religione e di buon costume, onde instruire i nostri figli nelle nuove scuole, ed anco a ciò ha proveduto S. M. Imperiale con la sua savia providenza, ordinando, che ci serviamo de' libri di morale analoghi a questi tempi, e diretti da una sana filosofia, onde col mezzo di questi venga impresso nella gioventù un vero contegno; ed allorchè rifletteremo con esattezza, concluderemo certamente, che il lume di tutte le morali scienze sia ecclissato dal forte splendore che tramandano li precetti morali della divina legge; ma il lume della sacra morale non si può così facilmente capire dalli principianti studiosi, perchè il rilevare le profonde massime ed il buon contegno dalla fonte originale, e da' profondi divini oracoli, ella è opera di uomini savi e provetti, e non già, come dissi, di principianti; essendo a ciò necessaria una profonda cognizione, ed un criterio non ordinario; ed in conseguenza è indispensabile che sia prima compilato un libro riguardo agli [pg 28] articoli della fede alla quale ogni israelita è tenuto di credere; libro che sia scritto con una frase chiara, ed assai intelligibile; e che l'autore proporzioni il suo stile all'abilità de' scolari che devono essere instruiti, affinchè tutti nell'infanzia imparino con una medesima formalità gli articoli di fede, e tuttocciò che da essi deriva, provando ogni articolo con li testi scritturali dai quali ciascun articolo proviene, e ciò affinchè restino informati nella loro religione, ed affinchè pure di questa restino interamente persuasi e convinti dell'origine delle cose nella vera loro sorgente; cosicchè anche quelli che non saranno in grado di avanzare nelle scuole, non manchino di sapere metodicamente quelle cose le quali sono proficue e necessarie per renderli felici nell'una e nell'altra vita19.E' poi necessaria del pari ancora la compilazione di altri libri di savia instruzione per le scuole, parte intorno a' precetti morali che formano una parte della legge umana, e che sono strettamente connessi con la legge divina, ed alcuni ancora sulle virtù dell'anima e le sue potenze le quali influiscono su i costumi, mediante le quali essa opera, come sarebbe a dire la virtù e l'ignoranza, la fermezza e l'instabilità, l'allegrezza e la melanconia, l'amore e l'odio, la generosità e l'avarizia, e molte simili cose; ed essendochè quasi tutti i buoni costumi sono connessi con li divini precetti, come il non desiderare la casa altrui20, il non vendicarsi ed il non serbar odio21, il non odiare internamente il suo simile22, l'amare il suo prossimo come se stesso23, oltre a quelli che si [pg 29] vedono sparsi negli altri libri inspirati, come per esempio, è abbominato da Dio ogni perverso di cuore24, abbomina Dio qualunque superbo25, e molti simili divini precetti e morali avvertimenti; quindi è necessario, che li compilatori ricavino le loro sane sentenze dalla sacra fonte della rivelazione, esponendole con buon criterio ed ottimo sistema, affinchè queste cose persuadino le loro menti, aprendo loro l'ingegno onde approfittare delle istruzioni col mezzo di queste regole, e reggere con queste le loro azioni, onde con un savio e divoto contegno siano amati da Dio e dal mondo savio, come insegnò Salomone nel principio de' suoi divini proverbi26per ricevere l'instruzione della prudenza, la giustizia, il giudizio, e la rettitudine; giacchè l'instruzioni della divina legge, quando sono giudiziosamente esaminate e ben capite, si fondano tutte nella giustizia, nel giudizio, e nella rettitudine; e sono bastanti a persuadere qualsivoglia oggetto pensante, nè sono esse opposte in verun modo alla sana morale de' filosofi e delle altre nazioni, come non sia vero giammai, che alcun precetto divino fosse soggetto a qualsisia eccezzione, e che qualunque scritta legislazione avesse trovato, che un solo di questi precetti avesse servito d'intoppo a qualsivoglia giusto affare, e questo non si potrà mai dire, non solo della divina scrittura; ma neppure delle leggi de' nostri savi rabini, allorchè siano veramente e perfettamente intesi; il che è dimostrato nell'articolo dell'usura, che Dio permette verso l'estraneo, e la proibisce col proprio nazionale27; e la ragione si è, che dalle nazioni estranee è permesso l'esigere quell'usura che è accordata dalle leggi del paese, ed in cui essa è in uso tra gli abitanti, come sarebbe a' nostri giorni il 4, o 5 per 100, e pretendendo da un estraneo più di quello che viene [pg 30] dalla municipale legislazione prefisso, è una frode; e ad un israelita, anche uno per mille è vietato, appunto per essere questo un precetto d'ordine positivo, come si rileva dalla divina legislazione; come vi sono ancora delle altre prescrizioni superiori alle umane cognizioni; e si osserva, che tra le lodevoli azioni descritte dal reale salmista, cioè di non prendere benchè minima usura, accerta, che chi le osserva non inciamperà in eterno28. Su di questo testoi Rabini hanno spiegatonel Talmud29che si tratti di colui che abborrisce l'usura a segno di non esigerla neppure dall'estraneo; e questa è un ottima Talmutistica instruzione, come si vede in tutte le altre cose; dovrà dunque il compilatore di queste tali opere dividere li trattati con buon ordine, onde facilitarne l'intelligenza agli studiosi, spiegando prima li doveri dell'uomo verso Dio, cioè l'amore al medesimo dovuto, il timore, il contenersi secondo le di lui leggi, e la purità de' costumi; indi il dovere dell'uomo verso il sovrano, come suddito verso il superiore, ed alli maggiori a cui è sottoposto, e così il dovere morale verso ogni individuo della società; il tutto si esporrà con savio e prudente criterio, e con pruove tratte dalla legge divina, dalle profetiche prescrizioni, e da' dettami de' nostri savi Rabini (di felice ricordazione) e queste tali compilazioni doveranno essere estese in pura lingua ebraica, ed indi un perito nella lingua allemanna dovrà tradurle in elegante idioma tedesco, e col mezzo di una tale traduzione dovrà il maestro instruire i suoi discepoli, e ciò affinchè profittino in ambidue le lingue, instruendoli e nell'ebreo, e nel tedesco idioma, poichè ad ogni costo dobbiamo ben ammaestrare li nostri figli nella lingua ebrea, affinchè capiscano la grammatica originale, e così le figure e la forza della lingua, onde passando alle scuole misniche, e talmutistiche sappiano, mediante [pg 31] le cognizioni della lingua, conoscere le cose nella loro vera sorgente ed origine, e se anche crescendo in età, passeranno alle arti od al commercio, le cognizioni acquistate nella gioventù loro torneranno utili, onde capire il litterale della scrittura, e comprendere la forza delle quotidiane preghiere, ed intendere li libri di morale, e cose simili che sono tanto atte a formar l'uomo, il suddito ed il cittadino; e col mezzo delle acquistate cognizioni nella lingua tedesca potranno profittare de' libri di storia, de' viaggiatori, e de' libri di commercio che dalle altre nazioni sono stati composti: libri che riescono assai utili, affine d'instruire vantaggiosamente l'uomo nella legge umana, nel buon contegno, nella morale con il suo simile, nel commercio, e così pure negli altri umani doveri.
Oltre a ciò ha bisogno la nostra nazione di compilare ed unire di bel nuovo gli articoli di fede, e le massime di religione e di buon costume, onde instruire i nostri figli nelle nuove scuole, ed anco a ciò ha proveduto S. M. Imperiale con la sua savia providenza, ordinando, che ci serviamo de' libri di morale analoghi a questi tempi, e diretti da una sana filosofia, onde col mezzo di questi venga impresso nella gioventù un vero contegno; ed allorchè rifletteremo con esattezza, concluderemo certamente, che il lume di tutte le morali scienze sia ecclissato dal forte splendore che tramandano li precetti morali della divina legge; ma il lume della sacra morale non si può così facilmente capire dalli principianti studiosi, perchè il rilevare le profonde massime ed il buon contegno dalla fonte originale, e da' profondi divini oracoli, ella è opera di uomini savi e provetti, e non già, come dissi, di principianti; essendo a ciò necessaria una profonda cognizione, ed un criterio non ordinario; ed in conseguenza è indispensabile che sia prima compilato un libro riguardo agli [pg 28] articoli della fede alla quale ogni israelita è tenuto di credere; libro che sia scritto con una frase chiara, ed assai intelligibile; e che l'autore proporzioni il suo stile all'abilità de' scolari che devono essere instruiti, affinchè tutti nell'infanzia imparino con una medesima formalità gli articoli di fede, e tuttocciò che da essi deriva, provando ogni articolo con li testi scritturali dai quali ciascun articolo proviene, e ciò affinchè restino informati nella loro religione, ed affinchè pure di questa restino interamente persuasi e convinti dell'origine delle cose nella vera loro sorgente; cosicchè anche quelli che non saranno in grado di avanzare nelle scuole, non manchino di sapere metodicamente quelle cose le quali sono proficue e necessarie per renderli felici nell'una e nell'altra vita19.
E' poi necessaria del pari ancora la compilazione di altri libri di savia instruzione per le scuole, parte intorno a' precetti morali che formano una parte della legge umana, e che sono strettamente connessi con la legge divina, ed alcuni ancora sulle virtù dell'anima e le sue potenze le quali influiscono su i costumi, mediante le quali essa opera, come sarebbe a dire la virtù e l'ignoranza, la fermezza e l'instabilità, l'allegrezza e la melanconia, l'amore e l'odio, la generosità e l'avarizia, e molte simili cose; ed essendochè quasi tutti i buoni costumi sono connessi con li divini precetti, come il non desiderare la casa altrui20, il non vendicarsi ed il non serbar odio21, il non odiare internamente il suo simile22, l'amare il suo prossimo come se stesso23, oltre a quelli che si [pg 29] vedono sparsi negli altri libri inspirati, come per esempio, è abbominato da Dio ogni perverso di cuore24, abbomina Dio qualunque superbo25, e molti simili divini precetti e morali avvertimenti; quindi è necessario, che li compilatori ricavino le loro sane sentenze dalla sacra fonte della rivelazione, esponendole con buon criterio ed ottimo sistema, affinchè queste cose persuadino le loro menti, aprendo loro l'ingegno onde approfittare delle istruzioni col mezzo di queste regole, e reggere con queste le loro azioni, onde con un savio e divoto contegno siano amati da Dio e dal mondo savio, come insegnò Salomone nel principio de' suoi divini proverbi26per ricevere l'instruzione della prudenza, la giustizia, il giudizio, e la rettitudine; giacchè l'instruzioni della divina legge, quando sono giudiziosamente esaminate e ben capite, si fondano tutte nella giustizia, nel giudizio, e nella rettitudine; e sono bastanti a persuadere qualsivoglia oggetto pensante, nè sono esse opposte in verun modo alla sana morale de' filosofi e delle altre nazioni, come non sia vero giammai, che alcun precetto divino fosse soggetto a qualsisia eccezzione, e che qualunque scritta legislazione avesse trovato, che un solo di questi precetti avesse servito d'intoppo a qualsivoglia giusto affare, e questo non si potrà mai dire, non solo della divina scrittura; ma neppure delle leggi de' nostri savi rabini, allorchè siano veramente e perfettamente intesi; il che è dimostrato nell'articolo dell'usura, che Dio permette verso l'estraneo, e la proibisce col proprio nazionale27; e la ragione si è, che dalle nazioni estranee è permesso l'esigere quell'usura che è accordata dalle leggi del paese, ed in cui essa è in uso tra gli abitanti, come sarebbe a' nostri giorni il 4, o 5 per 100, e pretendendo da un estraneo più di quello che viene [pg 30] dalla municipale legislazione prefisso, è una frode; e ad un israelita, anche uno per mille è vietato, appunto per essere questo un precetto d'ordine positivo, come si rileva dalla divina legislazione; come vi sono ancora delle altre prescrizioni superiori alle umane cognizioni; e si osserva, che tra le lodevoli azioni descritte dal reale salmista, cioè di non prendere benchè minima usura, accerta, che chi le osserva non inciamperà in eterno28. Su di questo testoi Rabini hanno spiegatonel Talmud29che si tratti di colui che abborrisce l'usura a segno di non esigerla neppure dall'estraneo; e questa è un ottima Talmutistica instruzione, come si vede in tutte le altre cose; dovrà dunque il compilatore di queste tali opere dividere li trattati con buon ordine, onde facilitarne l'intelligenza agli studiosi, spiegando prima li doveri dell'uomo verso Dio, cioè l'amore al medesimo dovuto, il timore, il contenersi secondo le di lui leggi, e la purità de' costumi; indi il dovere dell'uomo verso il sovrano, come suddito verso il superiore, ed alli maggiori a cui è sottoposto, e così il dovere morale verso ogni individuo della società; il tutto si esporrà con savio e prudente criterio, e con pruove tratte dalla legge divina, dalle profetiche prescrizioni, e da' dettami de' nostri savi Rabini (di felice ricordazione) e queste tali compilazioni doveranno essere estese in pura lingua ebraica, ed indi un perito nella lingua allemanna dovrà tradurle in elegante idioma tedesco, e col mezzo di una tale traduzione dovrà il maestro instruire i suoi discepoli, e ciò affinchè profittino in ambidue le lingue, instruendoli e nell'ebreo, e nel tedesco idioma, poichè ad ogni costo dobbiamo ben ammaestrare li nostri figli nella lingua ebrea, affinchè capiscano la grammatica originale, e così le figure e la forza della lingua, onde passando alle scuole misniche, e talmutistiche sappiano, mediante [pg 31] le cognizioni della lingua, conoscere le cose nella loro vera sorgente ed origine, e se anche crescendo in età, passeranno alle arti od al commercio, le cognizioni acquistate nella gioventù loro torneranno utili, onde capire il litterale della scrittura, e comprendere la forza delle quotidiane preghiere, ed intendere li libri di morale, e cose simili che sono tanto atte a formar l'uomo, il suddito ed il cittadino; e col mezzo delle acquistate cognizioni nella lingua tedesca potranno profittare de' libri di storia, de' viaggiatori, e de' libri di commercio che dalle altre nazioni sono stati composti: libri che riescono assai utili, affine d'instruire vantaggiosamente l'uomo nella legge umana, nel buon contegno, nella morale con il suo simile, nel commercio, e così pure negli altri umani doveri.